sabato, Aprile 20, 2024
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Da Mazara il grido di battaglia pro-radioterapia

Oggi a Mazara del Vallo, presso l’auditorium “Mario Caruso”, si è riunita l’Assemblea Cittadina convocata dal Comitato Pro Radioterapia. Un’incontro per ribadire ancora con più forza l’opposizione a quei “poteri forti” che, nonostante la presenza delle strutture adatte del rinnovatissimo ospedale “Abele Ajello” inaugurato a fine ottobre scorso, opterebbero per fare di Trapani, ed in particolare dell’ospedale Sant’Antonio Abate, un’unità complessa e lasciare a Mazara, dopo i tanti soldi spesi, il “contentino” di struttura semplice.
Presenti all’incontro moderato dall’ex medico Nicolò Di Giovanni, erano il presidente del comitato cittadino pro-radioterapia Marilinda Ingrande,  il consigliere comunale di Mazara del Vallo Francesco Foggia, l’ex assessore alla sanità Massimo Russo, il vice sindaco di Mazara del Vallo Silvano Bonanno, il portavoce dell’Ars, on. Sergio Tancredi e gli esponenti del comitato cittadino “Io amo Campobello”, che hanno tenuto a battesimo il consiglio comunale aperto del 3 novembre, Vincenzo Giardina e Mario Giorgi.
Coloro che hanno preso parte all’incontro si sono avvicendati sul palco, presntando un excursus su tutto ciò che si è fatto in questi anni che hanno preceduto la fine dei lavori dell’ospedale e ribadendo l’importanza e la necessità di attivare l’unità complessa nella nuova struttura mazarese, soprattutto dopo i 40 milioni di Euro spesi per il suo completamento e la presenza dell’accelertore lineare, ovvero il macchinario che verrà utilizzato per curare i tumori.
L’obiettivo è quello di far valere l’ospedale di Mazara come struttura di primo livello, viste le 500 mila utenze cui può essere esteso comprendenti le province di Trapani e Agrigento e quei fondi stanziati grazie all’art. 20 del PO FSR 2007/2013 per l’utilizzo di tecnologie avanzate per il rilancio delle strutture ospedaliere.
ll comitato mazarese continuerà a battersi anche contro coloro i quali appoggeranno scelte dettate dalla necessità di portare dalle parti del capoluogo promesse di primaria necessità in vista forse delle prossime amministrative, dopo la sottrazione, circa una decina di anni addietro, delle somme disposte dalla comunità europea che l’allora Assessore alla Sanità dell’allora governo Cuffaro Giovanni Pistorio che decise di trasferire per le strutture di Catania, lasciando Mazara del Vallo in braghe di tela, senza nessuna forza politica locale che fece opposizione.
La cittadinanza, dunque, è stata chiamata ad attivarsi, resta adesso da capire se nell’immediato futuro a prevalere saranno gli interessi politici di pochi o la voce di chi chiede soltanto di non veder calpestati i propri diritti.

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