Il ricorso è stato presentato questa mattina al Tribunale del riesame di Palermo. Il procuratore aggiunto Ambrogio Cartosio e i pm Franco Belvisi e Brunella Sardoni hanno chiesto il ripristino degli arresti domiciliari per Mimmo Fazio, deputato (attualmente sospeso) regionale e candidato sindaco a Trapani, accusato di corruzione e traffico di influenze nell’ambito dell’inchiesta “Mare Monstrum”.
Sabato scorso il gip di Trapani Caterina Brignone aveva revocato a Fazio la misura cautelare, disponendo però il divieto di dimora nel Comune di Palermo. A questa decisione si sono opposti i magistrati trapanesi secondo i quali ci sarebbe “un persistente pericolo di inquinamento delle prove da parte del candidato sindaco”.
Fazio, arrestato lo scorso 19 maggio, una volta tornato in libertà ha ripreso gli impegni della campagna elettorale.
Nell’inchiesta “Mare Monstrum”, condotta dalla Procura di Palermo e che ha anche un filone trapanese, sono coinvolti l’armatore Ettore Morace e Giuseppe Montalto, (ex) segretario particolare dell’assessore regionale ai trasporti. Sotto inchiesta anche il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e l’ex sottosegretaria al ministero delle Infrastrutture Simona Vicari.
Alle contestazioni originarie di aver condizionato la politica regionale sui trasporti marittimi per favorire Morace, in cambio di favori e denaro, a carico di Fazio sono emerse altre accuse. Ad esempio, secondo gli inquirenti, si sarebbe fatto ristrutturare l’abitazione a spese dell’armatore.
