Diciannove arrestati fra cui alcune donne, questo è il risultato dell'”operazione proelio” condotta dalla dda di Catania. Sono tutti esponenti di cosa nostra, precisamente delle famiglie mafiose di Santa Elisabetta nell’agrigentino e delle ‘ndrine calabresi. A legarli non era soltanto il traffico della droga ma anche l’abigeato, con furti di capi di bestiame ai danni di aziende siciliane legate all’allevamento delle pecore. Secondo gli investigatori erano le famiglie calabresi a rubare i capi di bestiame, grazie alle indicazioni dei basisti locali, che erano poi rivenduti in Calabria. E’ stato inoltre scoperto lo spaccio di cocaina che avveniva in due negozi di abbigliamento a Comiso. Per nascondere meglio la droga, le trasferte in Calabria avvenivano con l’accompagnamento di moglie e figli minori. La droga arrivava nel Ragusano, dove il gruppo poteva contare su una rete di spacciatori al dettaglio, talvolta insospettabili.
