venerdì, Aprile 19, 2024
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Radioterapia a Trapani, interviene Commissario Asp: «Basta polemiche»

«Dispiace che qualcuno faccia confusione sulla realizzazione della radioterapia a Trapani, spero in buona fede, visto che una materia etica come è la salute dei cittadini non dovrebbe essere strumento di polemiche politiche». Così risponde il Commissario dell’Asp, Giovanni Bavetta, alle dichiarazioni del vice coordinatore provinciale di Forza Italia, Peppe Poma, in merito alla realizzazione della radioterapia a Trapani. Bavetta non cita mai il nome del politico ma è quasi evidente che si riferisca alle sue recenti esternazioni. Poma aveva puntato l’indice contro l’assessore regionale alla salute, Baldo Gucciardi, sostenendo che le sue parole fossero, in sostanza, dei proclami che vanno avanti ormai da due anni, ossia dal suo insediamento, senza dei riscontri concreti sulla realizzazione del servizio nel capoluogo. Bavetta, che di recente è stato nominato commissario dell’azienda sanitaria trapanese per i prossimi tre anni, decide dunque intervenire e di fare chiarezza.  «Precisiamo che la gara per la progettazione esecutiva dei lavori di ampliamento dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, e della radioterapia è già stato aggiudicato dalla nostra azienda per la somma  di 361.956,51, oltre Iva. Il progetto esecutivo – spiega il Commissario dell’Asp-prevede la realizzazione di una palazzina di quattro piani annessa all’attuale struttura e del bunker per la radioterapia che verrà realizzato nell’ultimo piano interrato (il secondo), per un importo complessivo delle opere da realizzare di  € 13.473.500 (già finanziato). Nel primo piano interrato è previsto il complesso operatorio (quattro sale) e nei due piani esterni 84 posti letto di degenza». Bavetta continua a spiegare nei dettagli le varie tappe del progetto. «Un bando ad hoc – continua- verrà effettuato per l’acquisto dell’acceleratore lineare per Radioterapia oncologica (dal costo presunto di oltre tre milioni di euro anche questo finanziato) che verrà installato nel bunker».

Spiegato l’iter per la realizzazione del servizio di radioterapia, arriva anche il chiarimento relativo al progetto di un nuovo ospedale. «Cosa diversa – sottoliena-è invece la previsione di un nuovo presidio ospedaliero per il capoluogo, annunciata lo scorso aprile dall’assessore alla Salute Baldo Gucciardi, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il sottoscritto,  con la decretazione per eseguire le indagini geognostiche in una grande area, individuata in una contrada nei pressi di Milo. L’attuale ospedale Sant’Antonio Abate infatti è una struttura progettata negli anni ‘50 e completata nel 1968 e si sta avvicinando all’esaurimento della sua vita utile. Per questo l’ASP sta pianificando, nel medio termine, la realizzazione di una nuova struttura, progettata e realizzata secondo i canoni dei moderni ospedali, facilmente raggiungibile, che possa garantire alle future generazioni un’adaguata assistenza ospedaliera». «Questo è quanto sta facendo la nostra azienda- conclude Bavetta-. Un’iniziativa che aveva avuto il plauso anche dalla parte politica avversa a quella dell’assessore. Per fare ciò però il primo passo è la previsione di un’area ospedaliera nello strumento urbanistico del comune di Trapani».

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