Ci siamo, sembra proprio che in Sicilia si comincia a prendere coscienza del grave problema del virus TRISTEZA e l’allarme viene dalla CIA Etnea durante incontro tenutosi presso il Dipartimento di agraria dell’Università di Catania. Ma Tristezza è un vecchio cliente ormai ottantenne. Vito Amantia, componente del consiglio della CIA etnea che ha chiesto un immediato intervento sul problema, ha affermato che : “Quarantacinque mila ettari coltivati ad agrumeti sono infestati dal virus Tristeza: tra un paio di anni l’intera produzione è destinata a scomparire. Alle imprese servono aiuti economici per la riconversione ma, soprattutto, materiale vegetale sano. Ai tavoli tecnici convocati da Regione e Ministero chiederemo maggiori controlli e prevenzione contro i nuovi viroidi. Oggi si parla di ipotetica evoluzione del virus Tristeza, una mutazione che andrebbe a colpire agrumeti che sono, per la verità, ormai, quasi del tutto spariti. Noi dobbiamo tutelare i nostri agrumeti dai nuovi viroidi già presenti, che attaccano i portinnesto tolleranti alla Tristeza. Ci sono 70 mila ettari dedicati all’agrumicoltura, di questi 15 mila ettari sono coltivati a limoni, gli altri ad agrumi arancia amara, e fatta eccezione per i 10 mila ettari trasformati dalle imprese, i restanti 45 mila ettari di agrumeti sono in ginocchio. La Cia Catania ha già pronto un documento che porterà sia all’assessore Cracolici che al Ministro Martina con quest’ultimo, nel corso dell’incontro già fissato per il prossimo 20 ottobre in cui si dovrebbe discutere del piano nazionale agrumicoltura”.
Fin qui Amantia e la CIA. Però come al solito in Italia, specie in Sicilia, ci si accorge del problema solo quando si manifesta in forma grave. Non esiste in agricoltura un vero e proprio piano di protezione delle varietà e spesso si importano piante portatori di agenti patogeni.
La “Tristeza” colpisce gli agrumi in particolare le specie ed ibridi dei generi Citrus e Fortunella. L’agente causale è un virus, Citrus Tristezza Virus (CTV) e ha iniziato a manifestarsi in forma epidemica in diversi Paesi a partire dagli anni ‘30.
Il CTV è ormai epidemico e la sua causa sta proprio nella scellerata operazione di sviluppo dell’agrumicoltura commerciale.
In Italia si parla di TRISTEZA da oltre 15 anni e già il 17 ottobre 2008, in Puglia, è stata lanciato. Convegno nazionale sulla tristezza degli agrumi in Puglia “ ‘La tristezza degli agrumi in Puglia 2003 – 2008. Valutazione e strategie di lotta”.
In Puglia, come è emerso dal convegno, un accorta politica di programmato eradicazione e monitoraggio, e l’applicazione rigida dei protocolli quali impiego di materiale vivaistico certificato esente da CTV (Citrus Tristeza Virus) – controlli periodici in applicazione del D.M. 22/11/1996 di lotta obbligatoria contro CTV, segnalazioni tempestivi al Servizio Fitosanitario Regionale dell’eventuale presenza di sintomi sospetti della malattia, allo scopo di poter eseguire gli opportuni accertamenti di laboratorio TV, ed infine, applicazione rigorosa delle prescrizioni previste nel D.M. 22/11/1997.
Ma la Sicilia cosa ha fatto negli ultimi 20 per conservare la splendida CONCA D’ORO ?