I finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno sequestrato a due società aventi sede a Milano e ai rispettivi amministratori, beni per un valore di 5,7 milioni di euro.
L’ accusa è di aver destinato a finalità diverse i contributi statali utilizzabili alla crescita del territorio locale. Nell’ indagine sono coinvolti il Gruppo Waste Italia spa ( già Kinexia spa) e la Volteo Energie spa e i relativi amministratori, Pietro Colucci e Raimondo Flavio. La Volteo è un’impresa del settore energie rinnovabili inserita nel Gruppo Waste Italia quotata in Borsa. L’ indagine è iniziata nel 2015 ed ha avuto come movente l’ utilizzo dei fondi statali destinati alla ristrutturazione dell’ ex ” Hotel Perla Jonica” ad Acireale. Appena un anno prima lo sceicco arabo Al hamed Ahmed Hamed della famiglia reale di Abu Dabhi aveva acquistato l’ albergo per 33 milioni di euro tramite la società Item Capomulini srl con l’ obiettivo di costruire un nuovo polo turistico eco-sostenibile e denominarlo ” Hotel Hilton Capomulini”. L’ Item stimò circa in 80 milioni di euro l’ investimento totale necessario per la ristrutturazione e ottenne dei finanziamenti europei a fondo perduto mentre dallo Stato italiano avrebbe dovuto percepire un finanziamento di 24 milioni di euro. La Item e la Volteo Energie spa stipularono un accordo in base al quale l’ Item affidava alla ditta leader nel fotovoltaico la ristrutturazione del complesso edilizio ” La Perla Jonica” elargendo un anticipo di 7 milioni di euro.
I finanzieri seguendo le tracce del denaro hanno scoperto che la Volteo ha utilizzato parte del denaro pubblico per scopi del tutto diversi da quello a cui era destinato. Solo un milione di euro effettivamente è stato utilizzato per fini leciti. Due milioni sono finiti nelle imprese del Gruppo Waste e altri due, per spese della società non relative al cantiere in questione. La restante parte, 1,8 milioni di euro, è finita nelle casse della Capogruppo Waste Italia spa che ha acquistato una foresteria a Londra.