Dalle prime luci di questa mattina, gli uomini della Squadra mobile di Trapani, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno dato il via all’operazione antimafia “Ermes 2”. Nel corso dell’operazione, destinata ad assestare un’altro duro colpo al clan del superlatitante Matteo Messina Denaro, sono state arrestate 11 persone e sottoposto a sequestro tre imprese controllate da Cosa Nostra.
Secondo le indagini svolte dagli inquirenti il boss, attraverso le imprese sequestrate, condizionava gli appalti pubblici in provincia di Trapani.
L’operazione, svolta tra Trapani, Palermo, Mazara del Vallo e Castelvetrano, ha coinvolto settanta agenti della Polizia di Stato.
Le indagini hanno confermato i saldi contatti tra il clan mafioso di Mazara del Vallo, retto da Vito Gondola, e quello di Castelvetrano e hanno svelato gli accordi per spartirsi gli appalti sotto le direttive del latitante Messina Denaro, al quale Gondola si rivolgeva per dirimere le varie controversie insorte. Le imprese sequestrate erano direttamente controllate dalle famiglie mafiose del trapanese attraverso alcuni prestanome.
Attraverso le imprese sequestrate Cosa Nostra si sarebbe infiltrata, nei lavori per la realizzazione del parco eolico di Mazara del Vallo e nei lavori di ristrutturazione dell’Ospedale.