Altra rovinosa sconfitta per il Mazara Calcio che nella quindicesima giornata del girone A del campionato d’Eccellenza cede sul terreno amico alla vice capolista Riviera Marmi per 0-1.
Un primo tempo giocato bene da entrambe le squadre, Mazara più manovriero ma che non capitalizza le azioni offensive capitategli, di contro una Riviera Marmi efficace nelle ripartenze e che ha saputo reagire all’inferiorità numerica già dalla mezzora, quando è Barcellona ha subire un doppio giallo.
Altro episodio chiave della prima frazione arriva al 32’, quando viene annullato un gol ad Agate che aggancia e gira alla perfezione un assist di Rosella ma, a detta del guardalinee, in fuorigioco.
La prima parte di gara si chiude in crescendo con due interventi prodigiosi: uno dell’estremo difensore gialloblù Di Carlo che devia in angolo una sfera calciata di prima in porta da Corsino su svarione di Grippi; l’altro del portiere custonacese Grimaudo su Agate, servito alla perfezione dallo stesso Grippi.
Nell’intervallo, il Mazara lascia negli spogliatoi Domenico Bettini, il centrocampista arrivato pochi giorni fa dal Treviso, che resta negli spogliatoi causa infortunio, al suo posto Gaston Gomez, che invece ha recuperato dalla defezione patita contro il Mussomeli.
L’avvio ripresa però è di marca gialloblù con un’incredibile traversa colta da Licata con un tiro scagliato da 25 metri, sulla cui ribattuta non ne sa approfittare Gomez che manca l’impatto con il pallone. Al 12’ altra espulsione per il Riviera Marmi comminata ai danni di Corsino e Mazara che prova a premere ancor di più sull’acceleratore ma con scarsi risultati. Nemmeno l’ingresso in campo dell’attaccante neo-arrivato Gaetano Lo Coco al posto del terzino sinistro Grippi cambia l’aspetto offensivo dei canarini, che al 25’, dopo due vani tentativi di Sertass e Rosella, vedono prima il rosso diretto ai danni di Scardillo che commette fallo da ultimo uomo sullo scatenato Manfrè e poi, dal conseguente calcio di punizione, il pallone girato in rete da Giardina, bravo ad approfittare della corta respinta del portiere Di Carlo per il tap-in che vale i tre punti ed il secondo posto in solitario a -3 dalla capolista Paceco, bloccata in casa sul 2-2 dalla Nissa.
Mazara che accenna soltanto ad un timido forcing finale, tutto nei tentativi senza troppa convinzione di Agate e Lamarana. Fatto clamoroso nel finale. In area di rigore giallorossa, Criscito subisce un colpo al volto e cade a terra. Matina di Palermo esce il cartellino rosso per espellere Lombardo, autore del colpo violento e assegna il calcio di rigore al Mazara. Nel frattempo i giocatori ospiti con quelli della panchina, ed in più qualche dirigente, rincorrono l’arbitro e inveiscono con toni minacciosi e spintoni per farlo ricredere del penalty assegnato. Il direttore di gara, sempre inseguito e impaurito, va a consultare l’assistente che era lontano dall’azione fallosa e dopo circa 5 minuti di dure proteste degli ospiti, decide prima di non assegnare più il tiro dagli undici metri, poi di fischiare la fine in anticipo rispetto al tempo di recupero. La società del Mazara Calcio ha fatto sapere che richiamerà la federazione per contestare un arbitraggio non all’altezza, ma resta una sconfitta questa che smorza i toni positivi di cui si era circondato l’ambiente canarino soprattutto dopo le ultime ore di mercato e che riapre tanti interrogativi sulla reale tenuta e la capacità di reagire di una squadra che fa fatica a tradurre in tre punti i dettami tattici di mister Modica, nonostante, fatto ancora più clamoroso, il vantaggio numerico per più di un’ora di gara. Il Mazara rimane in piena zona play out ma non in situazione disperata, giusto il tempo di riflettere durante la sosta natalizia per poi ripartire con il girone di ritorno dal Dattilo Noir di mister Formisano, atteso al “Nino Vaccara” al termine delle feste.