Sei anni di reclusione e interdizione dai pubblici uffici. È questa la pena che dovrà scontare Biagio Foderà, appuntato della Guardia di Finanza di 42 anni, prevista dal giudice monocratico di Marsala Lorenzo Chiaramonte. L’uomo è reo di aver recato lesioni gravissime alla moglie Antonia Castelli, di 40 anni, presa a calci e pugni per gelosia il 12 gennaio 2010 nella loro abitazione di Mazara del Vallo, provocandole la rottura della milza, poi asportata in ospedale. Sia la donna che gli stessi familiari avevano dichiarato inizialmente che si era fatta male a causa di una caduta accidentale fra le mura di casa; a risalire a Foderà sono state le forze dell’ordine attraverso le intercettazioni telefoniche sulle utenze del nucleo familiare e la confessione della stessa donna che lo scorso 23 giugno, in aula e fra le lacrime, aveva confessato. Al termine delle indagini, svolte all’epoca dal procuratore Alberto Di Pisa, il Pm Giulia D’Alessandro aveva chiesto sette anni di carcere.