martedì, Marzo 19, 2024
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Moni Ovadia e Marsala. Primo flop e prime perdite (per il Comune) dopo il “berretto a sonagli”

Strombazzata come l’acquisto del secolo marsalese, la collaborazione “gratuita” di Moni Ovadia a Marsala di certo non si può essere iniziata nel migliore dei modi. Anzi, si potrebbe dire “tecnicamente” che è iniziata con un colossale fiasco … a sonagli.
E questo non lo diciamo noi, ma i numeri forniti dall’ente.

L’Amministrazione comunale ha impegnato per lo spettacolo  “Il berretto a sonagli”  la somma di €10.050, di cui 9,900 erogati all’Associazione Sicilia Teatro e 150 per i manifesti pubblicitari.

Il Comune secondo quanto ci è stato fin qui detto, intende fare imprenditoria teatrale (non è ancora chiaro se “in house”  o con la creazione di una tramite una fondazione o di una associazione ) così da  creare qualche posto di sottogoverno) e, sempre secondo quanto affermato nei vari interventi e comunicati stampa, questa imprenditorialità avrebbe dovuto portare cultura e muovere l’economia asfittica della città.
Bene, il primo spettacolo portato in scena da Moni Ovadia è stato un flop colossale.

Infatti i paganti sono stati 250 e considerato che al Comune dovrebbe andare una percentuale dello sbigliettamento pari a 15 euro/pax, il ritorno finanziario per l’ente teatrale comunale (!) è stato di 3.750 euro con una perdita secca di 6.300 euro.

Intanto la città illuminata al centro storico, “muore” mentre le luci nascondono, almeno fino all’Epifania, la povertà, l’assenza di una programmazione  economica, di un progetto politico, e la pochezza di una classe politica locale.

Fallimento completo su tutta la linea senza scusanti per il sindaco per bene e per il suo assessore alla “cultura” Clara Ruggeri.
Ma poi Moni Ovadia, che lavorerà (!) gratuitamente per Marsala, quanto ci costerà in viaggi aerei, pernottamenti, logistica e pranzi ?

Sarà pure a titolo gratuito il suo lavoro in città, ma non crediamo che possa pagarsi le spese di tasca propria.

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1 commento

  1. Non sono d’accordo nel considerare un flop l’evento per due motivi: 250 paganti non sono pochi e che lo sbigliettamento non potesse coprire i costi era già insito e del tutto evidente, infatti correttamente sono stati stanziati 100.000 euro a pareggio dei costi complessivi della stagione teatrale.

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