sabato, Aprile 20, 2024
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Mafia. Confiscati beni per 13 milioni di euro a imprenditori vicini alla famiglia mafiosa di Campobello di Mazara

Ancora un duro colpo al patrimonio riconducibile alla famiglia mafiosa del superlatitante Matteo Messina Denaro ed alla famiglia mafiosa di Campobello di Mazara.

I Carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Trapani, hanno confiscato beni per un valore complessivo di circa 13 milioni di euro agli imprenditori Filippo Greco, Antonino Moceri e Antonino Francesco Tancredi, nonostante i tre lo scorso anno siano stati assolti dalla Corte di Appello di Palermo nell’ambito del processo “Campus Belli”.

Nello specifico sono stati confiscati: 108 immobili (tra cui ville, abitazioni, fabbricati industriali, autorimesse, negozi, magazzini, laboratori e terreni), 4 societa’ operanti nel settore dell’olivicoltura, 11 veicoli e numerosi rapporti bancari.

Come noto, l’indagine Campus Belli aveva messo in luce le modalita’ di controllo delle attivita’ economiche e produttive del territorio da parte dell’organizzazione, riconducibile a Matteo Messina Denaro, attraverso la gestione occulta di societa’ ed imprese in grado di monopolizzare il mercato olivicolo.

Era emersa infatti la riconducibilità alla famiglia mafiosa di Campobello Di Mazara degli oleifici della Moceri Antonino & C. S.r.l. e dell’Eurofarida S.R.L., che il capo mafia trapanese aveva intestato fittiziamente agli imprenditori Antonino Tancredi e Antonino Moceri, al fine di eludere la normativa antimafia.

Oltre alle aziende, sono state oggetto di confisca anche la societa’ semplice Moceri Olive e limpresa individuale Tancredi Antonino Francesco, entrambe operanti nel settore agricolo ed olivicolo, risultate provento di attivita’ illecite.

Localizzate in un territorio fortemente condizionato dalla presenza di cosa nostra, le aziende oggi sottoposte a confisca hanno continuato ad operare in regime di amministrazione giudiziaria.

Nel provvedimento di confisca, notificato in questi giorni dai carabinieri, anche, il compendio patrimoniale di Filippo Greco, già titolare di società immobiliari e di costruzioni nella provincia di Varese, e ritenuto imprenditore di riferimento del noto Francesco Luppino.

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