Serpeggia il malcontento tra gli operatori del settore della pesca a seguito della chiusura del mercato di via dei Gladioli, inaccessibile da lunedì per lavori urgenti che dovrebbero terminare entro 20 giorni. Impossibile, dunque, svolgere l’attività mercatale. A farsi portavoce delle lamentele della categoria è stato Antonino Ritondo, presidente delle cooperativa Pescatori Sant’Alberto. “La chiusura momentanea del mercato ittico crea qualche disagio ai pescatori- ha dichiarato- ma diventa un problema serio per i rivenditori. Ritondo ha rivolto un invito al Sindaco a concedere agli operatori un altro luogo temporaneo dove allestire il mercato per non creare un danno economico alla categoria. Il Presidente della cooperativa Sant’Alberto inoltre parla di un “mercato ittico abbandonato a sé stesso”, a fronte di esborsi economici da parte dei venditori non solo per l’acquisto dei banchetti ma anche per ulteriori oneri, quali la pulizia dell’area e le spese per la luce e le ghiacciaie.
“Il Comune – sottolinea il sindaco Vito Damiano- non è gestore di alcun mercato ittico. L ‘area a suo tempo individuata per lo svolgimento delle attività mercatali è stata adeguata all’esigenza dall’Ente, proprio per venire incontro alle necessità dei venditori, in attesa della necessaria regolamentazione”.
Ed il regolamento è stato redatto e definisce le singole competenze e responsabilità, che vanno oltre la mera attività di vendita. E tra le competenze, il sindaco evidenzia come ci sia anche il pagamento di tutte le spese, così come fa chiunque affitti un locale per esercitare la propria attività commerciale. Per Damiano “la temporanea chiusura dell’area per interventi necessari a garantire le minimali condizioni di igiene e salubrità, è un ulteriore sforzo che l’Amministrazione sta facendo per assicurare la sopravvivenza del mercato ittico venendo incontro, come ha sempre fatto sin qui, alle esigenze, ma quelle legittime, degli operatori ai quali viene richiesto, per la prima volta, di fare la loro parte”.