Promuovere la salute dei migranti e di coloro che provengono dai paesi dell’Unione Europea a forte pressione migratoria. E’ questo l’obiettivo del progetto “Care – Common Approach for REfugees and other migrants’ health” , che ha permesso, dal 1 gennaio di quest’anno, di consegnare le prime 342 tessere sanitarie elettroniche, con i dati relativi allo stato di salute, ad altrettanti migranti giunti negli hotspot di Trapani e Lampedusa. Il progetto “Care” è cofinanziato dalla Commissione Europea ed è condotto da un partenariato composto dall’Inmp (coordinatore) e 14 enti degli altri Paesi partecipanti (Grecia, Malta, Slovenia e Croazia). Il progetto ha avuto inizio il 1 aprile 2016.
E’ stato sviluppato di un sistema informatico che consente di creare una scheda sanitaria elettronica con i dati relativi allo stato di salute del singolo migrante, riscontrati al suo arrivo. I dati sono registrati come file criptato salvato su un dispositivo portatile che viene consegnato direttamente al migrante. La tessera sanitaria elettronica consente al migrante, al momento del suo trasferimento in altro centro, di portare con sé tutte le informazioni utili per potergli assicurare la continuità assistenziale e terapeutica. I contenuti nel dispositivo portatile potranno infatti essere letti sul computer del nuovo medico, attraverso un applicativo scaricabile da uno specifico sito Internet. Tra gli obiettivi di “Care” anche la gestione della salute all’interno degli hotspot e centri migranti, il monitoraggio delle malattie trasmissibili ed attività di informazione e sensibilizzazione rivolte all’opinione pubblica, ai migranti e agli operatori
