giovedì, Aprile 25, 2024
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Ragusa, B&B abusivi, affitti in nero, controlli della Guardia di Finanza

Da un controllo effettuato a Ragusa  dalla Guardia di Finanza, risulterebbero irregolari 39 B&B su 45. I controlli sono scattati a seguito delle denunce degli albergatori che hanno visto diminuire i loro affari per la concorrenza degli affittacamere dei Bed and breakfast che invece risultano in costante crescita. Per la lotta all’ abusivismo ricettivo, i finanzieri di Ragusa hanno creato un database nel quale sono stati incrociati i dati delle offerte formulate in rete, con la conseguente identificazione dei titolari (spesso celati da nickname) e di conseguenza sono stati associati i rispettivi dati fiscali ed altre informazioni utili, così da stilare una lista di soggetti da controllare. Sono state individuate complessivamente 690 strutture cd. extra-alberghiere (bed & breakfast, affittacamere, case vacanze, ecc.) operanti nel comune di Ragusa. Tra queste, a seguito di una prima analisi dei dati, 497 sono risultate prive della prescritta comunicazione di inizio attività, da inoltrare al competente ufficio del Comune. Sono stati presi in esame coloro che sono risultati essere connotati da un più alto profilo di “rischio” e pertanto sono stati effettuati 45 controlli, tra Ragusa città, Ibla, Marina e Santa Croce Camerina, ad altrettante strutture ricettive, riscontrando in 39 casi l’effettiva assenza di autorizzazioni ed in alcuni, in particolare, la totale evasione d’imposta, talvolta addirittura risalente a tre/quattro anni addietro. Le violazioni amministrative finora contestate in favore degli Enti locali ammontano a circa €. 120.000,00. Un ulteriore aspetto riscontrato, da un punto di vista della sicurezza del territorio, è stato, in 11 casi, la mancata comunicazione alla Questura dei nominativi degli alloggiati. Per queste strutture è scattata la segnalazione alla Procura della Repubblica di Ragusa per violazione delle disposizioni del Testo Unico in Materia di Pubblica Sicurezza. In qualche circostanza, è stato altresì accertato che dietro l’attività esercitata, apparentemente sotto forma di bed and breakfast (per la quale sono previste agevolazioni sul piano fiscale), in realtà si nascondeva una vera e propria  struttura aziendale, che avrebbe dovuto dichiarare redditi d’impresa e non occasionali. Il caso più eclatante è quello di un soggetto ragusano che ha dichiarato al fisco di percepire redditi per circa 10.000 euro l’anno, ma di fatto titolare e gestore di ben 39 stanze, tra Marina di Ragusa e Kaucana, compresa una suite con vasca idromassaggio, per un totale di 80 posti letto, nonché di un costosissimo yacht di 15 metri, con 3 cabine e potentissimi motori da 1.000 cv. Gli accertamenti fiscali a suo carico hanno permesso di ricostruire il giro d’affari, anche grazie alla documentazione extra-contabile rinvenuta in un lap top trovato in sede di accesso, che ha fatto emergere una significativa evasione fiscale su circa 600.000,00 euro di imponibile sottratto a tassazione, oltre ad IVA e IRAP da versare all’Erario. Un altro soggetto ha gestito, in nero e senza le previste autorizzazioni, a favore di diversi proprietari, un complesso immobiliare di oltre 80 appartamenti ad uso turistico (pubblicizzati sul web), sito sul litorale ragusano, costituito anche da lussuose abitazioni con piscina. Per conto dei proprietari ha eseguito una vera e propria attività di reception, compresa la riscossione degli incassi, per un ammontare complessivo che oscilla tra i 600 e i 700 mila euro l’anno, trattenendo per sé una percentuale che variava dal 10% al 30%, ma dichiarando redditi solo per qualche decina di migliaia di euro l’anno.

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