Rivoluzione nel settore dello smaltimento dei rifiuti. In tutta la Sicilia saranno previsti dei cambiamenti nei prossimi giorni e anche la provincia di Trapani non sarà esente, per effetto di un decreto firmato dal direttore generale del Dipartimento regionale Acque e Rifiuti. E’ stato stabilito infatti che il 50% dei rifiuti ( circa 150 tonnellate) conferiti a Borannea, e provenienti da quasi tutti i comuni della provincia, dovranno essere trasporti nella discarica di contrada Sant’Anastasia, in provincia di Catania. Un servizio extra dunque, rispetto a quello ordinario, che costerebbe alla Trapani Servizi, la società partecipata 100% dal Comune che si occupa della raccolta e smaltimento dell’immondizia, circa 20 mila euro al giorno. La società, tra l’altro, non sarebbe nelle condizioni di poter assicurare il trasporto con i propri mezzi; si tratterebbe infatti di percorrere circa 600 chilometri al giorno, tra andata e ritorno. Insomma per rendere fattibile la decisione adottata dalla Regione, la “Trapani Servizi” dovrebbe bandire una gara d’appalto proprio per il trasferimento dell’immondizia a Catania. Una serie di costi aggiuntivi per il Comune che, alla fine, andrebbero a discapito delle tasche di tutti i cittadini, che vedrebbero aumentare il costo della bolletta dei rifiuti.
Intanto il decreto della Regione dovrebbe scattare a partire da domenica; riguarda anche Palermo, Gela e Ragusa. Il provvedimento si sarebbe reso necessario a seguito della chiusura della discarica di Melilli, in provincia di Catania, dopo l’inchiesta della locale Procura della Repubblica su un giro d’affari che ha coinvolto anche tre funzionari regionali.