Gli agenti della Direzione investigativa antimafia di Messina insieme ai colleghi del Centro operativo Dia di Catania, da questa mattina, stanno eseguendo dodici misure cautelari, con la sospensione della professione, nei confronti di altrettanti dirigenti e dipendenti del Consorzio per le autostrade siciliane (Cas).
Al centro delle indagini, che vede coinvolti una cinquantina persone, ci sarebbe la percentuale di circa il 2% che spetta per legge a chi segue appalti pubblici, pagata alla fine dei lavori. Secondo gli inquirenti molti progetti non sarebbero stati maiconclusi o, addirittura, neppure esistiti. I soldi invece sarebbero stati incassati. Causando un danno per il consorzio stimato in oltre un milione di euro. I dipendenti coinvolti nell’inchiesta sono 57, tutti indagati dalla Procura di Messina.
I reati ipotizzati dal Gip, sono, a vario titolo, falso, abuso d’ufficio e truffa. Le indagini della Dia di Catania, durate circa due anni, hanno fatto luce sulla gestione amministrativa del Cas.