sabato, Marzo 30, 2024
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Modi di dire siciliani: «Cariri a piritu»

Il termine contrariamente a quanto si possa pensare nulla ha a che vedere con la flatulenza operata attraverso l’orifizio finale dell’intestino retto che finisce appunto direttamente nel detto e che comunemente viene chiamato deretano ed in modo confidenziale ano. Il temine càriri a piritu ha più significato di accadere al momento giusto e probabilmente deve il suo significato alla versatilità del fagiolo che può essere utilizzato in diverse pietanze grazie al fatto che essendo calorico può essere considerato un alimento completo, per cui è facile trovarlo fra tanti altri ingredienti e quindi in senso alimentare, essere al posto giusto al momento giusto, tuttavia poiché il fagiolo è produttore di gas, pertanto induce in effetti alla flatulenza, il cui atto del rilasciamento del gas in siciliano si chiama pirito (peto) è quindi evanescente,leggero ma allo stesso tempo concreto e consistente, soprattutto dopo una robusta mangiata di fagioli.Il termine càriri a pirito potrebbe anche riferirsi al fatto che uno dal nulla possa materializzarsi ed in qual caso possa rendersi utile. Se si volesse sottilizzare il pirito, comunque mai profumato per la natura dei suoi gas, può essere secco e deciso e quindi sonoro oppure a lungo rilascio e pertanto quasi sempre silenzioso. In tal ultimo caso al giungere della zaffata di cattivo odore si impone la domanda “cu fu?”

Renato Castagnetta

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