Hanno votato contro lo scioglimento di “Marsala Schola, il presidente e il vice presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano e Arturo Galfano, e i consiglieri Ignazio Chianetta, Vito Cimiotta, Michele Gandolfo, Ginetta Ingrassia, Luana Alagna, Alessandro Coppola, Alfonso Marrone, Federica Meo, Angelo Di Girolamo, Rosanna Genna, Francesca Angileri e Nicoletta Ferrandelli, i 14 scontenti.
Favorevoli sono stati Daniele Nuccio, Calogero Ferreri, Pino Cordaro, Ivan Gerardi e Aldo Rodriguez, mentre si sono astenuti Antonio Vinci, Mario Rodriguez, Giusy Piccione, Flavio Coppola e Eleonora Milazzo.
La votazione di ieri sera è il preludio delle difficoltà che ha l’amministrazione a gestire la macchina organizzativa della città ed è l’anticipo di quello che potrebbe accadere nel prossimo varo del piano triennale. Questo rimarca e denota, a dire da buona parte dei consiglieri, la mancanza di dialogo che c’è fra la stessa amministrazione e i consiglieri comunali. Dall’analisi della conta di chi ha votato contro o si è astenuto, evince la spaccatura del PD anche perché, teoricamente, molti di questi consiglieri avrebbero dovuto appoggiare la maggioranza e dunque la volontà del sindaco e del suo entourage. Questo anticipa le difficoltà che avrà la giunta a far approvare il nuovo piano triennale delle opere pubbliche, atto propedeutico per approvare il bilancio. I consiglieri chiederanno a gran voce delucidazioni su quello che è stato realizzato e dove sono finiti i soldi stanziati per alcune opere, alcuni interventi previsti e non realizzati.