giovedì, Aprile 25, 2024
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Assegnata area demaniale Cantiere Navale di Trapani

L’area demaniale dell’ex Cantiere Navale (CNT) è stata affidata alla società “Marinedi srl”, il gruppo che realizza e gestisce porti turistici in giro per l’Italia. E’ giunta a soluzione, dunque, una vicenda iniziata nel 2015 quando il Ministero delle Infrastrutture, in un primo momento intenzionato ad affidare l’area al gruppo romano Marinedì, fece  marcia indietro affidandola  al Cantiere navale Drepanum di Paolo Ricevuto. Poi i ricorsi al Tar degli altri due concorrenti, la Marinedì Srl e la società cooperativa Bacino di Carenaggio, formata da alcuni ex operai, che hanno rimesso tutto nelle mani del Ministero che finalmente si è espresso.

“Dopo quattro anni – dichiara il segretario provinciale della Cgil e della Fiom Filippo Cutrona- l’area demaniale del bacino di carenaggio è stata assegnata alla società romana Marinedì Srl, ma adesso è indispensabile che il progetto di ristrutturazione delle infrastrutture sia rapidamente esecutivo e si proceda all’assunzione degli ex lavoratori del Cnt, disoccupati dal 2011. Dopo una lunga paralisi- continua Cutrona- il Cantiere navale di Trapani sarà di nuovo operativo. Adesso spetterà alla Marinedì riprendere e rilanciare le attività di riparazione e costruzione delle unità navali, da sempre importanti realtà produttive e occupazionali del porto di Trapani”. All’area ex CNT c’è da aggiungere anche il bacino di carenaggio. Completamento e ristrutturazione sono arrivati fino in fondo. I lavori sono terminati. Erano stati aggiudicati alla “Metalmeccanica Agrigentina”. L’ex ex Cantiere Navale è dello Stato. Il bacino ristrutturato è invece della Regione, che deve fare un ulteriore passo avanti finanziando il rifacimento dell’impianto elettrico, da tempo fuori uso perché preda di atti vandalici. Cutrona chiama in causa i deputati regionali del collegio di Trapani e punta a mettere a disposizione della Marinedi il bacino di carenaggio che consentirebbe alla società di assumere l’ex personale del gruppo D’Angelo: “I parlamentari espressione del territorio trapanese, dopo anni di assordante silenzio devono, una volta e per tutte, attivarsi affinché l’assessorato alle Attività Produttive completi l’iter, facendo predisporre il bando per il rifacimento dell’impianto elettrico e inserendo le risorse necessarie nel bilancio della Regione. L’iter burocratico, andato molto a rilento, deve subire un’accelerazione per consentire alla società assegnataria dell’area demaniale di poter usufruire del bacino per riprendere l’attività e avviare le assunzioni”.

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