Applausi, abbracci e lacrime. E’ stato accolto con un’ovazione da amici, sostenitori e candidati Mimmo Fazio, oggi pomeriggio, nel suo comitato elettorale di via Virgilio. Il candidato sindaco di Trapani è tornato libero dopo la revoca della misura degli arresti domiciliari disposti dal Gip di Trapani. Resta comunque indagato per corruzione nell’ambito di un’inchiesta sui trasporti marittimi in Sicilia che ha coinvolto anche l’armatore Ettore Morace. Dopo più di due settimane dall’arresto è potuto tornare tra la gente, quei trapanesi che l’hanno continuato a sostenere con messaggi di solidarietà su facebook, ed i candidati delle sue cinque liste che hanno continuato la campagna elettorale senza il loro leader.
Un incontro, quello di oggi pomeriggio, carico di emozioni nel corso del quale il candidato a sindaco ha illustrato brevemente la sua posizione, senza entrare nel merito delle questioni discusse davanti ai giudici, «per il rispetto che devo ai magistrati e all’indagine che è ancora in corso».
L’ex sindaco ha dichiarato davanti al pubblico presente nel comitato elettorale: «Non sono un corrotto, né mai nessuno mi ha corrotto. Sono tranquillo e ritengo di poter chiarire la mia posizione, così come ho già fatto in parte». Ha anche sottolineato di aver pensato di fare un passo indietro ma che «sarebbe stato come ammettere di aver fatto qualcosa ed invece io non ho fatto nulla d’illegale. In 10 anni di amministrazione avete visto come ho governato questa città. Mi sento come un orso indebolito. E comprendo che quella che si sta concludendo sarà una campagna elettorale in salita. Un giorno, quando finirà tutto, scriverò un libro».
Poi Fazio si è rimesso alla volontà dei candidati, assicurando loro di aver chiarito molte circostanze controverse e di avere la coscienza a posto: «chiedo a voi – ha detto – se devo fare un passo indietro o continuare questa campagna elettorale». La risposta della platea è stata unanime con un applauso: «si va avanti nella campagna elettorale».
Già da domani, dunque, il candido sindaco riprenderà ad incontrare i cittadini e a partecipare a manifestazioni elettorali. Permane al momento la sua sospensione dall’ARS in forza di un divieto di dimora a Palermo imposto dal GIP.
