Baby squillo, faceva prostituire la fidanzata minorenne, condannato a 9 anni

Nel processo di primo grado sul caso “baby squillo” a Palermo, è arrivata la prima sentenza che ha messo alla sbarra Dario Nicolicchia, operaio trentunenne, arrestato nel marzo dell’anno scorso per aver indotto alla prostituzione la fidanzata all’epoca minorenne. Il giudice Walter Turturici lo ha infatti condannato a nove anni e gli ha imposto un anno di divieto d’avvicinamento ai luoghi frequentati dai minori. Alla ex fidanzata e alla madre dovrà risarcire una somma dai 20 ai 30 mila euro. Nella stessa sentenza, il giudice, ha condannato a tre anni l’ispettore capo della polizia Dario Pandolfini accusato di aver fatto da tramite fra Nicolicchia e altri clienti mentre il proprietario di un sexy shop è stato condannato a quattro anni. I presunti clienti della minorenne  sono stati anch’essi condannati, come un avvocato, condannato a due anni e sei mesi, un ristoratore a nove mesi, otto mesi a un dentista. Secondo Nicolicchia, i clienti, non erano a conoscenza dell’età della ragazza conosciuta a una fiera del fumetto a Catania. I vari clienti avrebbero pagato dai 100 ai 300 euro per gli incontri che, spesso, si consumavano negli studi professionali.