venerdì, Aprile 19, 2024
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Palermo, falsa candidatura di La Vardera per girare un film sulla “mala” politica

Avrebbe premeditato tutto il giovane Ismaele La Vardera, il giovane candidato a sindaco di Palermo appoggiato da “Noi con Salvini” e da “Fratelli d’Italia” di Giorgia Meloni. Sarebbe andato in giro per tutta la durata della campagna elettorale munito di telecamere e microfoni nascosti per registrare, in diretta, tutto quello che avveniva nei vari incontri con gli altri candidati, con gli esponenti politici sia alleati che avversari per potere realizzare poi, unA sorta di “Truman Show” palermitano, anzi siciliano. Un reality, questo voleva fare, ed è per questo che La Vardera, forse d’accordo con lo staff de “Le Iene” avrebbe architettato tutto. Tutti sono stati dunque inconsapevoli protagonisti di una commedia, di aver recitato una parte in un film loro malgrado. Giorgia Meloni è arrabbiatissima ed ha negato la liberatoria per la diffusione delle immagini girate dal giovane candidato e da due operatori che l’hanno seguito in ogni momento della sua campagna elettorale. Matteo Salvini non sapeva nulla di questo documentario girato e difendendo la sua campagna elettorale ha rivendicato la bontà della scelta di aver visitato lo Zen, il popolare quartiere palermitano. “Quello che è accaduto è un fatto gravissimo – ha detto Alessandro Pagano, coordinatore del movimento Noi con Salvini della Sicilia occidentale – Siamo probabilmente davanti a una colossale presa in giro e ci stiamo tutelando anche noi dal punto di vista legale. Questo ragazzo, soprattutto se ha rubato conversazioni private, ha carpito la fiducia di chi aveva puntato su di lui”. Fisicamente con Ismaele La Vardera si è scontrato l’attore di “Mery per sempre” Francesco Benigno che si era candidato con la lista del “ragazzo col ciuffo rosso” soprannome con cui è indicato La Vardera. Benigno ci aveva creduto veramente nel sogno politico, nella possibilità di diventare consigliere comunale, anche perché, aveva confidato nel fatto di avere una ampia, numerosa parentela nonché molte amicizie nel quartiere popolare in cui ha vissuto. E’ stato tradito dunque, sia dai “suoi” ( che ha definito più volte vere bestie) e anche dal La Vardera. Ed è finita a botte, con l’ex iena in ospedale dove gli hanno messo il collare e Benigno che sostiene di non averlo neanche sfiorato. Si vocifera che dietro questo insolito docu-film ci sarebbe un noto regista televisivo. La Vardera aveva fatto affiggere manifesti elettorali in stile cinematografico, nello stile di una locandina da film, con la scritta “Il sindaco. Dal 12 giugno”. Colpo di scena, l’ennesimo, di una lunga, pazzesca, incredibile campagna elettorale.

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