martedì, Marzo 19, 2024
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Morto Cosimo D’Amato, aveva fornito il tritolo per Capaci

Aveva fornito il tritolo per uccidere il giudice Falcone sull’autostrada Capaci-Palermo ed era stato condannato all’ergastolo anche per la strage dei Geordofili a Firenze. Si chiamava Cosimo D’Amato ed è morto oggi, a 62 anni. Due anni fa aveva iniziato a collaborare con i magistrati di Caltanissetta che si occupano delle stragi del ’92/93. D’Amato era cugino del boss Cosimo Lo Nigro e si era procurato un ingente quantitativo di esplosivo contenuto nei residuati bellici caduti in mare. Lo Nigro era pescatore e aveva dato alle cosche l’esplosivo necessario per confezionare le bombe utilizzate a Roma in via Fauro il 14 maggio del 1993 a Firenze, in via dei Georgofili il 27 maggio, a Milano, in via Palestro il 27 luglio, a Roma per San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro il 28 luglio 1993 e ancora a Roma, allo Stadio Olimpico il 23 gennaio 1994. Fondamentale per la sua incriminazione era stato il collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza che aveva indicato lo Nigro come amico dei Graviano e aveva raccontato anche che  “circa un mese prima dell’attentato di Capaci mi sono incontrato con Cristofaro Cannella ,Cosimo Lo Nigro e Giuseppe Barranca in piazza Sant’Erasmo. Ci siamo fermati ad aspettare Renzino Tinnarello e siccome tardava, ci siamo spostati in auto a Santa Flavia dove, da un peschereccio ormeggiato nella banchina, abbiamo tirato su, legato ad una fune un fusto contenente esplosivo”. Lo stesso esplosivo che poi sarebbe servito per l’attentato di Capaci in cui sdaltarono in aria Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Dicillo, Schifano e Montinaro.

 

 

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