venerdì, Aprile 19, 2024
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Dopo l’incendio, c’è il rischio alluvioni a Castellammare del Golfo

L’allarme è stato lanciato dal sindaco Nicolò Coppola. Domenica il rogo su monte Inici ha devastato oltre 180 gli ettari di bosco, dove c’erano alberi secolari come lecci, frassini e querce,  e creato gravi disagi in termini di disboscamento. Chiusa anche l’area attrezzata sovrastante il belvedere per pericolo crollo di massi. Non ci sono infatti più gli alberi che frenano la caduta delle grosse pietre. Ed ora c’è anche l’allarme alluvioni, come 43 anni fa quando una valanga di fango si riversò nel quartiere  “Petrazzi” causando 2 morti.

«Servono urgentissimi e non procrastinabili interventi sul canalone di gronda e sulla montagna finalizzati alla tutela del centro abitato»- ha detto il primo cittadino. Nel luglio 1974 la zona fu devastata da analogo incendio e nel mese di ottobre una alluvione causò morte e danni all’abitato con l’acqua che proveniva da quelle zone e, non trovando più ostacoli, provocò una gravissima alluvione. Il sindaco Coppola ha scritto a prefettura, protezione civile, genio civile, assessorato regionale al Territorio e ai vigili del fuoco esprimendo tutta la sua preoccupazione.

«Trattandosi di aree sopra l’abitato di Petrazzi- sottolinea il sindaco nella nota- desta particolare preoccupazione la caduta massi. La mia sensazione netta è stata che, pur trattandosi di zona impervia, per quelle zone e per le altre, il tardivo intervento di pulitura dei viali parafuoco rende difficile le operazioni di spegnimento, mentre è da segnalare la mancanza di mezzi: il mio Comune, nonostante le richieste da tempo effettuate, non ha in dotazione neanche una autobotte e per questo occorre affidarsi a qualche autobotte privata. Ritengo che la situazione sia analoga per il corpo Forestale -afferma Coppola- che dispone soprattutto di personale e non di automezzi che, pur essendoci, non sono efficienti per motivi diversi. In sintesi ritengo che ci si debba muovere non in polemica ma in sintonia, al fine di prepararci ad un risanamento della zona con interventi urgenti». Il sindaco chiede che venga messo in sicurezza il territorio già devastato e ferito dagli incendi perché non debba ripetersi la tragedia di quarant’anni fa.

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