giovedì, Marzo 28, 2024
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Mafia, sequestrati beni a Michele Giacalone

I Carabinieri del R.O.S. e quelli del Comando Provinciale di Trapani hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro dei beni emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani nei confronti del marsalese Michele Giacalone, tratto in arresto per associazione mafiosa, dai carabinieri del R.O.S. lo scorso 10 maggio nell’ambito dell’operazione VISIR. Il provvedimento, si inquadra in un proseguimento delle indagini volte a smantellare il mandamento di Mazara del Vallo e della sua pericolosa articolazione territoriale rappresentata dalla famiglia mafiosa di Marsala, capeggiata dall’uomo d’onore Vito Vincenzo Rallo che operava sotto le espresse direttive del latitante Matteo Messina Denaro.

Le indagini sulla famiglia mafiosa marsalese hanno, infatti, documentato gli assetti di vertice ed i delitti perpetrati dalla famiglia lilibetana, fornendo importanti elementi sul suo ruolo centrale nelle relazioni criminali tra le province di Trapani e Palermo, nonché rilevanti riscontri sulla costante presenza in territorio trapanese Messina Denaro.

In tale contesto Michele Giacalone, il cui spessore criminale veniva già evidenziato in occasione del fermo del 12 ottobre 2007, come favoreggiatore della latitanza del capo mafia Antonino Rallo, e a seguito del quale è emerso il suo ruolo di referente imprenditoriale dell’attuale capo famiglia Vito Vincenzo Rallo (fratello di Antonino) mettendo a disposizione del sodalizio criminale gli immobili della propria società per gli incontri riservati degli associati e contribuendo al sostentamento degli affiliati detenuti e della famiglia Rallo.

Giacalone, inoltre, attraverso il continuo scambio di comunicazioni con gli altri affiliati e la partecipazione a riunioni mafiose del sodalizio marsalese con esponenti delle altre famiglie trapanesi, è diventato il responsabile della raccolta dei profitti delle attività illecite della famiglia mafiosa, tra le quali attività estorsive nei confronti di imprenditori del settore edile.

Il valore dei beni sequestrati, che comprendono 1 bene immobile, disponibilità finanziarie, 3 mezzi d’opera, 1 società e relativi beni strumentali, è pari a circa 1.200.000,00 di euro

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