Il blitz antidroga “tiro mancino” risale esattamente ad un anno fa, nel luglio 2016 e in quel caso sgominò il traffico fiorente di cocaina, hashish e marijuana tra Napoli e Palermo. La droga era in larga parte destinata alla Sicilia occidentale, soprattutto a Mazara del Vallo, Marsala, Alcamo, Castellammare del Golfo e Palma di Montechiaro. Nell’operazione antidroga della polizia finirono in manette 21 soggetti e oggi si è arrivati alla sentenza emessa dal tribunale di Palermo per un totale di 150 anni di carcere. Queste le condanne: Antonino Abbate (16 anni), Benito Eros Culotta (10 anni), Giovanni Battista Di Giovanni (8 anni), Mario Mancino (12 anni), Mario Marretta (12 anni), Ferdinando Matuozzo (13 anni e quattro mesi), Luigi Parolisi (9 anni e quattro mesi), Giuseppe Tumminia (14 anni e otto mesi), Domenico Capoccia (un anno in continuazione con una precedente condanne), Gaetano Matuozzo (4 anni e sei mesi), Ciro Spasiano (5 anni e quattro mesi), Salvatore e Calogero Lupo (4 anni e sei mesi), Antonino Barbera (8 anni), Giuseppe Bronte (due anni e otto anni), Fabrizio Alfano (3 anni e quattro mesi), Gaetano Ferrara (2 anni), Pietro Rubino (2 anni), Marco Bardi (un anno e quattro mesi), Gaetano Giunta (4 anni), Gaetano Leto (6 anni e otto mesi). Da sottolineare la figura di Antonino Abbate, presunto appartenente alla cosca mafiosa della Kalsa e cugino di uno dei componenti del commando che massacrò di botte l’avvocato Fragalà.