È comparso da qualche giorno in città il primo manifesto del Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. È stato collocato all’incrocio tra la via Tenente Alberti e la via Euripide, al confine tra il popolare quartiere di Sant’Alberto e quello di Fontanelle. In città non se ne vedono altri, al momento; probabilmente è una scelta strategica per destare maggiormente l’attenzione di chi passa, visto che l’arteria è notevolmente trafficata, oppure per rivolgersi ad una specifica classe sociale di cittadini. Il Governatore uscente della Sicilia, sul manifesto, appare sorridente: da un lato, in alto, l’immagine di un megafono attorniata dalla scritta “Il Megafono- Lista Crocetta”- simbolo che fa riferimento al suo Movimento Civico-, e sotto lo slogan “La Sicilia ai siciliani”, tinto di giallo e rosso, i colori che rappresentano la Trinacria; più di un semplice messaggio elettorale ma una vera e propria modalità di pensiero di una persona che si è sempre definita libera e che non accetta dictat politici “calati”da Roma.
Sulla sua ricandidatura alla Presidenza della Regione si sta parlando molto in questi giorni anche se lui si è già pronunciato da un pezzo: o il Partito Democratico, a cui fino ad oggi appartiene, indice le primarie oppure lui si candiderà da solo. E alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore, la seconda ipotesi è quanto mai probabile e lui avrebbe già adottato le sue contromosse tappezzando le città siciliane con i suoi manifesti. Ieri il centrosinistra ha infatti ufficializzato la candidatura alla Presidenza della Regione del rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari. Una candidatura, voluta e presentata dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha trovato convergenza da parte del PSI , di Sicilia Futura, dei centristi che fanno capo ad Alternativa popolare e a Casini, e che anche il PD ha manifestato di gradire. A questo punto, seppur il dialogo è ancora aperto e le posizioni non ancora definitive, la strada per il battitore libero Crocetta sarebbe tutta in salita.