Sarebbe colpa del montacarichi tecnicamente non adatto il motivo per cui ieri mattina due operai che stavano lavorando sospesi ad un’altezza di circa 32 metri equivalenti a dieci piani di un palazzo, sono precipitati all’interno di un pozzo presso la diga Furore. A perdere la vita sono stati due tecnici, Francesco Gallo, 61 anni compiuti lo scorso giovedì e Gaetano Camilleri, 56 anni fra meno di un mese, favarese. Subito dopo l’incidente presso la diga, sono giunti i vigili del fuoco e i carabinieri. Il medico legale si è calato all’interno della cisterna e ha constatato la morte dei due tecnici, deceduti per schiacciamento. Stavano lavorando sopra un serbatoio di raccolta delle acque piovane.
La Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, ha aperto un’inchiesta. L’ipotesi di reato verte sulla possibilità che siano state violate le regole antinfortunistiche e che si tratti dunque di omicidio colposo. Il presidente della regione, Rosario Crocetta, non appena appresa la morte dei due operai, ha dichiarato che nominerà una commissione regionale di inchiesta per accertare le responsabilità. Francesco Gallo era un appassionato di moto ed era amico del sindaco di Naro, Lillo Cremona, con cui andava in giro per la Sicilia.