Avrebbe confessato di aver fatto parte del commando mafioso che il 19 settembre del 2011, nel quartiere palermitano Oreto uccise il boss ex capo del mandamento di Santa Maria di Gesù, Giuseppe Calascibetta, condannato a dieci anni per la strage di via D’Amelio in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Ad accusarlo era stato Vincenzo Scarantino, secondi lui infatti,Calascibetta avrebbe organizzato un summit dove venne pianificata la strage. I giudici però non gli credettero e Calascibetta era tornato in libertà. Gestiva una piccola azienda che commercializzava gesso e materiale da costruzioni. Il giorno in cui morì, indossava una magliettina e un paio di jeans ed era andato a comprare il pane. I killer lo uccisero in auto, a pochi metri da casa, in via Bagnera e un passante diede l’allarme ma l’uomo era già morto.