Si è conclusa positivamente la terribile escursione sull’isola di Marettimo che ha visto protagonista l’inglese Gent Sheila Christine classe ’45, rintracciata e tratta in salvo dai Carabinieri del Posto Fisso dell’Isola nelle prime ore della mattinata di domenica 26.
La donna, giunta sull’isola qualche giorno prima con un gruppo di amici connazionali per effettuare delle escursioni, come ogni giorno dopo pranzo si metteva in cammino per i sentieri impervi della montagna tra i fitti boschi, questa volta in direzione sud verso il cimitero.
Al consueto appuntamento serale, che i turisti si davano per cena, l’unica a non essere presente era la donna che ha subito fatto preoccupare il gruppo tanto da far prendere la decisione di dare l’allarme per le ricerche.
Immediata la risposta dei Carabinieri i quali hanno iniziato le ricerche dal residence dove la donna alloggiava (Residence Marettimo). Non avendo nessuna traccia, dopo aver avvisato la locale Centrale Operativa, si sono diretti dove era stata vista l’ultima volta la malcapitata per addentrarsi successivamente nei sentieri e nel bosco perlustrando con particolare attenzione le zone di “Praia di Rutti”, “Punta Sdirrupatu”, “Praia Nacchi”, Zona “Punta Bassano” e “Cimitero”, compresa l’ interno della struttura dove la Gent si recava a disegnare.
Le ricerche risultavano estremamente rischiose data la conformazione del territorio, composta da zone impervie, fitte di vegetazione e sentieri sdrucciolevoli, discese di detriti rocciosi e fango trascinati, dalle recenti piogge, verso valle, da dove insistono, tra l’altro, diverse gole con pareti ripide ed insidiose.
Ovviamente l’ostacolo peggiore, per i militari, si è rivelata l’oscurità che, nonostante le torce e i fari, non permetteva di visionare attentamente tra la fitta vegetazione. Non trovando nessuna buon indizio che potesse portare al ritrovamento della donna i militari si sono diretti in cima alla montagna ad un altezza di quasi 400 mt nelle zone di “Chiappara” e “Case Romane” per poi riscendere a valle nella parte nord-ovest dell’isola lungo il sentiero che porta al Castello di “Punta Troia”.
Le ricerche, continuate ininterrottamente per tutta la gelida notte, ispezionando ruderi ed antiche rovine dove la donna avrebbe potuto trovare riparo nelle zone di “Pizzu Spirune” e “Tampune u Rente” (320 mt.), non hanno dato nessun risultato fino a quando, intorno le ore 8:30 in località “Carcareddra”, si è intravisto, tra la vegetazione , il corpo della donna accasciato per terra immobilizzata da un evidente frattura alla tibia ed al perone sinistro.
Infreddolita ma cosciente, la donna, è stato subito soccorsa dai militari. La Gent, ha riferito di essersi allontanata nel pomeriggio del giorno prima, da sola, perdendo l’orientamento e non riuscendo più a trovare la strada per il paese visto il sopraggiungere dell’oscurità. Nel cercare riparo per trascorrere la notte sotto dei pini cadeva fratturandosi la gamba. Sul posto è giunto un fuoristrada data l’ inaccessibilità dei sentieri e sono stati allertati guardia medica e 118. Tramite l’elisoccorso è stata trasportata al Sant’Antonio Abate di Trapani.