venerdì, Aprile 19, 2024
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Palermo. Targhe di riconoscimento botteghe storiche, locali tradizionali e antichi mestieri

“Botteghe Storiche”, “Locali di Tradizione” e “Antichi Mestieri di Interesse Culturale” a Palermo e in provincia avranno entro la prossima primavera una targa di riconoscimento. Sono tante le attività commerciali e artigianali meritevoli di essere riconosciute come una parte imprescindibile del patrimonio culturale e commerciale del capoluogo siciliano e quali detentrici di un capitale sociale di relazioni umane e di tradizioni da difendere e tutelare. Per questo, Confcommercio Palermo ha fatto partire il progetto che, al fine di attuare una concreta ed efficace politica di valorizzazione del patrimonio storico, punta ad una selezione accurata e stringente di quelle attività che hanno valore storico, sono legate alla tradizione o rappresentano gli antichi mestieri da preservare.

Il progetto è stato presentato, questa mattina, dalla presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio, nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del vice sindaco e assessore alle Attività produttive del Comune di Palermo Sergio Marino, di Rosanna Pirajno di Salvare Palermo, di Giuseppe Scuderi del Progetto Policoro, di Giovanna Analdi dell’Associazione Cassaro Alto e di Marco Sorrentino della cooperativa Terredamare, che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per portare avanti l’iniziativa. Altri enti, associazioni o istituzioni che vorranno condividere le finalità del progetto potranno aderire anche successivamente, collaborando all’individuazione, alla conservazione e alla valorizzazione delle botteghe storiche, dei locali di tradizione e degli antichi mestieri di interesse culturale individuati e del loro patrimonio culturale.

«Gli esercizi commerciali tradizionali costituiscono un vero e proprio patrimonio della cultura e dell’ospitalità per le testimonianze, gli arredi e i ricordi che conservano e rappresentano una parte imprescindibile del patrimonio culturale e commerciale della città, oltre che un capitale sociale di relazioni umane, di custodia di tradizioni e di presidio del territorio – ha spiegato Patrizia Di Dio –. Nella nostra visione di città e di sviluppo della città c’è anche la salvaguardia della memoria e dell’identità del nostro patrimonio culturale, tradizionale e quanto di bello e buono abbiamo. L’Economia della Bellezza si realizza con la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale, dobbiamo far emergere la grande bellezza con cui il mondo ci identifica e che desidera conoscere, quindi valorizzazione del patrimonio culturale e della qualità della vita Made in Italy. Abbiamo voluto dare un segno concreto per tutelare l’esistente – ha aggiunto Patrizia Di Dio –. Vogliamo portare avanti il concetto di economia del nuovo Umanesimo che è quello dei nostri negozi sotto casa che rendono i luoghi una “città” e fanno di un luogo una “comunità”per tutelare l’esistente, la felicità si realizza anche grazie alla forza della comunità a partire dai negozi sotto casa e dal rapporto che abbiamo».

«La storia serve a conoscere e a sapere – ha detto Rosanna Pirajno – questa è una operazione intelligente, che parte dal basso,  che serve a fare cose nuove per i saperi e per i luoghi della nostra città».

«Questa è la strada giusta – ha sottolineato il vice sindaco Sergio Marino – tutelando anche i luoghi di tradizione che meritano un riconoscimento, lo sviluppo di Palermo non può prescindere dalla sua storia, dalla sua cultura e dalla sua tradizione che sono beni della nostra vita. Il regolamento unico dei mercati a nostro avviso è la chiave di volta per superare anche certe regole e norme che ci bloccano, infatti dobbiamo avere il coraggio di superare il problema dei mercati in cui l’applicazione rigida di alcuni regolamenti diventa limite allo sviluppo che è poi difesa della tradizione. Deve essere chiaro che Palermo deve avere una sua identità e non può essere tutta street food, dunque ben vengano queste iniziative, ma anche quelle volte al recupero delle borgate marinare, alla piccola marineria, i pescatori, i maestri d’ascia. E perché no aprire anche agli stranieri che vivono in città e che hanno attività legate alla tradizione dei loro Paesi di provenienza. Bisogna andare avanti e cogliere la vitalità di Palermo».

Una Commissione avrà il compito principale di assegnare il riconoscimento di esercizi commerciali con caratteristiche di “bottega storica, locali di tradizione o di antichi mestieri di interesse culturale per la città”, che rispettino i requisiti previsti dal regolamento. La Commissione proporrà all’Ufficio Toponomastica del Comune di Palermo di sottoporre alla firma del Sindaco il riconoscimento pervenuto dalla Commissione. Il Sindaco, con sua firma, potrà dare un ulteriore riconoscimento alla proposta sottoposta dall’ufficio Toponomastica pervenuta dalla Commissione. La Commissione chiederà all’Ufficio Toponomastica, prima di sottoporre alla firma del Sindaco il riconoscimento pervenuto dalla Commissione, se siano necessari alcuni eventuali chiarimenti o documenti che attestino i requisiti richiesti indicati dal regolamento.

Coloro che vorranno candidarsi per ricevere l’attestazione nella istanza dovranno dichiarare: 1) di esercitare l’attività da 50 anni (anche non continuativi), con la conservazione della medesima merceologia ed insegna; 2) di aver mantenuto la stessa gestione nonché sede fisica, altrimenti in sedi diverse, ma col mantenimento delle predette caratteristiche; 3) la presenza di caratteristiche architettoniche di interesse tipologico ed architettonico, localizzazione dell’esercizio in un edificio ed in un contesto urbano di particolare interesse storico, conservazione parziale degli elementi di arredo originali. La domanda di richiesta di iscrizione al registro delle Botteghe storiche, dei Locali di Tradizione o degli Antichi Mestieri di Interesse Culturale dovrà essere corredata da alcuni documenti, indispensabili per poter presentare la candidatura.

La Commissione che valuterà le istanze è formata da 1 componente effettivo ed 1 sostitutivo di ciascun soggetto pubblico o privato sottoscrittore del protocollo d’intesa. Le candidature vanno inviate entro il prossimo 31 gennaio 2018 a botteghestoriche.palermo@gmail.com – info: tel. 091589430 (int.1), l’obiettivo è quello di rilasciare i primi riconoscimenti già in primavera.

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