giovedì, Aprile 18, 2024
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Mafia, morto in cella Stefano Gangi boss fedelissimo di Totò Riina

Stava scontando l’ergastolo nel carcere di Parma, esattamente come il boss di Corleone scomparso qualche mese fa ed è stato colto da un infarto che non gli ha lasciato scampo. Stefano Gangi, 55 anni, capo mandamento del quartiere palermitano “Noce” era stato condannato per la morte di Rocco Chinnici e Ninni Cassarà ed era stato arrestato bel blitz “perseo” che aveva condotto in carcere 98 boss mafiosi accusati di estorsione e traffico di droga. Il collaboratore di giustizia Nino Di Matteo, aveva detto che Gangi sapeva della strage di via D’Amelio dato che aveva fatto parte del commando che aveva pedinato il giudice Paolo Borsellino il giorno della sua morte. La famiglia Gangi,il padre Raffaele, 86 anni, detenuto, il fratello Domenico, sono stati legati ai corleonesi e sopratutto a Totò Riina da una fedeltà che è durata per tutta la vita. Il terzo fratello, Stefano, è invece un collaboratore di giustizia ed ha testimoniato contro il padre accusandolo di essere responsabili di delitti eccellenti come quello del giudice Chinnici, del poliziotto Cassarà, del capitano D’Aleo e del primo pentito di mafia , Leonardo Vitale. La procura ne ha disposto l’autopsia.

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