Santino Di Matteo, collaboratore di giustizia e padre del piccolo Giuseppe rapito da un commando mafioso il 23 novembre del 1993 e sciolto nell’ acido dopo 779 giorni di prigionia è stato escluso dal programma di protezione e ha deciso di protestare contro lo Stato. Il piccolo venne rapito mentre si allenava in un maneggio di Altofonte per ordine di Giuseppe Graviano che così sperava di costringere il padre Santino a ritrattare le accuse contro il clan mafioso di cui aveva fatto parte. Di matteo però non cedette e il piccolo venne strangolato e poi sciolto nell’acido sotto l’egida di Giovanni Brusca.
Per l’omicidio di Giuseppe Di Matteo, il 25 febbraio del 2014, sono stati condannati all’ergastolo, dalla Cassazione, il boss Giuseppe Graviano e Salvatore Benigno per l’uccisione e il sequestro. Sono stati condannati in appello anche Luigi Giacalone, Francesco Giuliano e il boss latitante trapanese Matteo Messina Denaro.