Piove finalmente. Tutti aspettavamo la pioggia, benefica e necessaria dopo mesi di siccità che hanno ridotto a lumicino gli invasi e i pozzi. Tutti ad aspettare la pioggia per scongiurare la più che ventilata ipotesi del razionamento delle risorse idriche con i comprensibili disagi che questo apporterebbe. Eppure, se da un lato la pioggia tanto attesa è finalmente arrivata, la stessa pioggia ha causato disagi fortissimi e non soltanto nelle strade che risultano quasi impraticabili a causa dei tombini otturati che “esplodono” letteralmente non appena piove un pò più del dovuto. Il disagio di stamattina, martedì 6 febbraio, su segnalazione pervenutaci da lettori mazaresi riguarda l’ospedale “nuovo”, il nosocomio mazarese di via Salemi appena inaugurato e che a quanto pare fa “acqua da tutte le parti” e non pare essere questa, una metafora azzardata. Alcuni lettori ci hanno riferito di sale operatorie allagate e di ruzzoloni fatti da pazienti che sono scivolati per colpa dei gradini delle scale bagnate e non provviste delle ruvide linee antiscivolo. Eppure l’ospedale è nuovo, appena aperto, ed è già gravato da problemi di fondo che emergono (non lo facciamo apposta ma le metafore “bagnate” sono pertinenti) non appena, come in questo caso, cadono dal cielo più che le oramai consuete 4 gocce d’acqua. Mazara in tilt per la pioggia dunque e quel che è peggio senza il conforto di poter contare adesso sulla totale funzionalità di un ospedale tanto atteso dalla cittadinanza per anni costretta a trasferte negli ospedali di tutta la provincia per curarsi o anche per effettuare controlli ed esami di routine. Piove. E non aggiungiamo “governo ladro”.