venerdì, Marzo 29, 2024
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Avis Marsala: “solo” 1300 donatori, si può dare di più

 

«Al diritto costituzionale della tutela della salute, deve corrispondere il dovere – per le persone sane e in età adulta – di donare sangue. Non dimentichiamo, infatti, che la trasfusione è classificata tra le 8 funzioni salvavita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità». È quanto ha affermato Isabella Galfano, presidente dell’Avis comunale di Marsala, nel corso dell’Assemblea annuale dei soci in cui ha illustrato i dati dell’attività svolta lo scorso anno. Alla presenza, tra gli altri, del responsabile dell’Avis provinciale Francesco Licata, la presidente Galfano ha sottolineato che il territorio «dà poco rispetto alle sue potenzialità, tenuto conto che le persone adulte che possono donare sono circa 50 mila». Il riferimento è al fatto che fra la popolazione marsalese si contano poco più di 1300 donatori. Di questi, dato non meno allarmante, sono in pochi quelli che donano più di una volta l’anno (gli uomini possono farlo ogni tre mesi; le donne ogni sei), producendo così una raccolta di sangue complessiva, tra Avis e Ospedale, che nel 2017 ha appena sfiorato le 1750 sacche, cui si aggiungono una cinquantina di donazioni tra piastrine e plasma. Eppure, a fronte di questa situazione – che i volontari avisini tentano di migliorare attraverso social, convegni, incontri nelle scuole… – si registrano anche segni positivi. “Il numero delle sacche di sangue intero è aumentato di 70 rispetto al 2016 e, soprattutto – evidenzia il dr. Nunzio Ragona, responsabile sanitario Avis – c’è una costante crescita di giovani donatori che è la migliore gratificazione, nonchè la speranza di futuro per la nostra Associazione”. Inoltre, sono stati oltre 400 i cittadini che hanno presentato la propria candidatura (un semplice prelievo per testare l’idoneità a donare); mentre quasi 250 hanno donato per la prima volta. Da questo quadro generale della donazione 2017 a Marsala, si ricava un identikit del donatore che vede primeggiare gli uomini (1014) sulle donne (304); mentre la fascia d’età che più dona è quella compresa tra 46 e 55 anni, per entrambi i sessi. Infine, in relazione al gruppo sanguigno, prevale il segno 0 positivo, seguito da A e B positivi. «Continueremo a svolgere il servizio di raccolta sia nelle domeniche che in altre giornate feriali, aprendo altresì la nostra sede ai progetti scuola-lavoro per un contatto più diretto dei giovani con la donazione, conclude la presidente Isabella Galfano. Ma vogliamo sentire più vicine le Istituzioni locali, avere il loro costante sostegno per svolgere al meglio la nostra attività di volontariato a beneficio di chi ha vitale bisogno di sangue».

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