Anche le feste religiose e popolari, a Palermo, sono controllate dalla mafia. Un’inchiesta condotta dalla polizia ha fatto emergere un lato inquietante della religiosità palermitana.L’operazione di polizia denominata “Settimo Quartiere” ha consentito l’arresto di 11 persone ritenute a vario titolo appartenenti a cosa nostra, in modo particolare, facenti parte della cosca “Noce” popolare quartiere del capoluogo siciliano. Le undici persone sono accusate di di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso. Sono in corso anche numerose perquisizioni e sequestri. Il pizzo era esercitato con forti pressioni per controllare il territorio. Anche il denaro raccolto durante la festa rionale della parrocchia “Sacro Cuore di Gesù” nel 2015, è finito nelle mani della mafia per mantenere le famiglie dei carcerati. Si è trattato, in quel caso, di una festa imposta al parroco proprio per raccogliere denaro. Naturalmente erano taglieggiati tutti i commercianti ambulanti che per esporre le bancarelle dovevano pagare il pizzo. Ad un commerciante che si era rifiutato di pagare gli è stata incendiata la casa.
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