Il candidato sindaco Giuseppe Pagoto, torna, ancora una volta, a sostenere la battaglia della Uilpa Polizia Penitenziaria per scongiurare la chiusura della base navale del Corpo presente sull’isola di Favignana, con una nota indirizzata al neo Ministro della Giustizia Bonafede. «Il mio intervento, il quarto nel giro di pochi mesi – scrive Pagoto – è rivolto ancora una volta a sostenere le richieste della Uilpa Polizia Penitenziari Sicilia, il cui segretario, Gioacchino Veneziano, oltre ad aver prodotto delle note dettagliate volte a scongiurare l’ipotesi di soppressione della base navale, ha organizzato in passato anche una raccolta firme sull’isola grazie alla quale circa 500 persone si sono espresse in difesa della base. Dopo aver chiesto l’intervento del precedente Governo nazionale – aggiunge – affinché le motovedette rimangano a presidio di sicurezza dell’arcipelago, dove svolgono anche servizio di Protezione Civile e dove contribuiscono a tutelare l’Area marina protetta più grande d’Europa, mi rivolgo al nuovo Ministro per ribadire la necessità di mantenere il servizio sull’isola come strumento di controllo dell’Arcipelago e presidio di legalità».
La base navale della Polizia Penitenziaria è attiva sulla maggiore delle Egadi da più 30 anni e ha svolto più di 100 interventi in occasione di malori o incidenti sia in mare sia sulle isole essendo anche impegnata negli sbarchi di migranti. Negli ultimi quattro anni ha contribuito alla sorveglianza dell’Area marina protetta.
Nella nota di Gioacchino Veneziano, della Uilpa Polizia Penitenziaria, evidenzia che da più di un anno gli equipaggi della Base Navale costituiscono ed assicurano la prosecuzione del servizio delle traduzioni sul mare, gestendo i trasferimenti da e per l’isola di Favignana, assicurando la vigilanza delle acque antistanti la Casa di Reclusione dell’isola, come dimostrato in occasione delle ricerche dei tre uomini recentemente evasi e catturati proprio con il concorso del personale degli equipaggi della Base Navale. Pagoto concorda con la Uilpa nel ritenere che se Base navale di Favignana riveste una funzione centrale e insopprimibile per la continuità del servizio delle traduzioni, chiedendo di attivarsi per scongiurarne la chiusura ed anzi, ripristinandone la piena funzione ed operatività