venerdì, Aprile 19, 2024
HomeCronacaNascondevano in casa 45 chili di marijuana, tre arresti a Petrosino

Nascondevano in casa 45 chili di marijuana, tre arresti a Petrosino

I Carabinieri di Marsala, hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, Lorenzo Lupo, mazarese classe ‘88, Accursio Amato petrosileno classe ’90 e Angelo Barraco, marsalese di 26 anni, trovati in possesso di 45 chilogrammi di marijuana.

Nello specifico, nel pomeriggio di lunedì, i militari della Stazione di Petrosino, nell’eseguire uno servizio antidroga, nei pressi di Chianu Parrini, zona situata nell’agro del comune di Petrosino, sono stati attirati dal forte odore tipico della marijuana che proveniva dall’interno di una abitazione. Circondato l’immobile in questione, i militari hanno fatto irruzione per effettuare una perquisizione domiciliare e verificare cosa si celasse in quei locali.

All’interno dell’abitazione, con una superficie di circa 50 mq, completamente adibito a deposito di stupefacenti, sono state rinvenute piante di marijuana stese ad essiccare su alcuni fili di ferro. Il laboratorio, completo di materiale per il confezionamento e la pesatura della sostanza, era stato appositamente selezionato dai tre malviventi che, non più di una settimana fa, hanno preso in affitto l’abitazione in questione, da un anziano signore della zona, ignaro dell’utilizzo illecito che la propria casa avrebbe avuto di li a poco. I tre quindi, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’A.G. Lylibetana, condividendo pienamente le risultanze investigative dei militari dell’Arma e valutando la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico degli autori, a seguito dell’udienza di convalida dell’arresto, ha dsipsoto per il Barraco e l’Amato, la detenzione domiciliare presso le rispettive abitazioni, mentre per il Lupo, l’obbligo di dimora nel comune di Mazara del Vallo, ove lo stesso risiede.

Il confezionamento di un quantitativo tanto rilevante di stupefacente – al momento sottoposto a sequestro ed in attesa di essere analizzato e distrutto – avrebbe senza alcun dubbio alimentato il mercato illecito della droga, raggiungendo un numero indefinito di consumatori.

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