sabato, Aprile 20, 2024
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Rete ospedaliera siciliana, M5S sul sentiero di guerra: “Condannati a morte i piccoli ospedali per favorire i baroni universitari”

«Il governo condanna a morte i piccoli ospedali per favorire i baroni universitari. Non ci stiamo, Razza torni sui suoi passi».

È questo, in sintesi, il commento dei deputati 5stelle della commissione Salute dell’Ars, a commento degli ultimi dettagli sulla composizione della nascitura rete ospedaliera siciliana forniti oggi in commissione.

«Il governo regionale – dicono i parlamentari Francesco Cappello, Salvatore Siragusa, Antonio De Luca e Giorgio Pasqua – con un colpo di spugna ha deciso, sotto la falsa bandiera della rifunzionalizzazione dei presidi ospedalieri di base, di chiudere di fatto gli ospedali di Scicli, Comiso, Noto, Ribera, Salemi, Leonforte, Lipari, Petralia Sottana e Castelvetrano, in piena continuità con le scelte del governo precedente e secondo quanto già assunto con la rete ospedaliera, oggi allineata al DM 70».

«Continua  la moltiplicazione delle unità operative complesse  – proseguono i deputati – nelle tre Aziende ospedaliere universitarie di Catania, Palermo e Messina, ancora una volta non sottoposte ad alcuna cura dimagrante, necessaria e indispensabile per consentire la sopravvivenza dei presidi ospedalieri di base, che di fatto vengono chiusi con la formula degli Ospedali Riuniti, oppure fortemente ed ingiustificatamente ridimensionati»

«Si tratta, in sintesi – concludono i deputati – di una rete ospedaliera ancora una volta ospedalocentrica, che mortifica le aree interne e tutti i cittadini siciliani distanti dalla città metropolitane».

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