sabato, Aprile 20, 2024
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Mafia, omicidio Passafiume: arrestato killer dopo 25 anni

L’omicidio cruento avvenne nel giorno dell’anniversario del suo matrimonio, il 22 agosto del 1993. Il killer, senza pietà, gli sparò in faccia a Siculiana, comune vicino Agrigento e Diego Passafiume morì sul colpo davanti ai suoi familiari. Passafiume venne ucciso da un killer mandato da cosa nostra perchè aveva “osato” dire no alle richieste di denaro che lui, in quanto imprenditore della zona avrebbe dovuto invece versare alla potente cosca della zona.

A 25 anni di distanza dalla sua morte, i carabinieri del reparto Operativo di Agrigento e i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo hanno individuato e arrestato il presunto esecutore materiale dell’omicidio dell’imprenditore. In esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal Gip del tribunale di Palermo e richiesta dalla Dda, è stato arrestato Filippo Sciara, 54 anni, ritenuto – da investigatori e inquirenti – affiliato alla “famiglia” di Siculiana.

Al momento dell’omicidio, Passafiume aveva appena compiuto 41 anni. Sciara lo uccise freddandolo con 3 fucilate mentre la vittima si trovava nella sua auto. Sciara scese da un’auto in cui si trovavano gli altri complici. l’auto venne poi trovata nelle campagne dell’agrigentino, bruciata. 

Il caso è stato risolto grazie alla raccolta e all’incrocio di indizi raccolti e archiviati nel tempo. Fondamentale il supporto dei familiari presenti al momento dell’omicio che riconobbero Sciara come esecutore materiale oltre che le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia come 
 Pasquale Salemi, Maurizio Di Gati e Giuseppe Salvatore Vaccaro. 

Pare che Filippo Sciara sia stato anche coinvolto nell’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo sciolto nell’acido nel ’93.

A carico dell’indagato anche le convergenti dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia: Pasquale Salemi, Maurizio Di Gati e Giuseppe Salvatore Vaccaro. Proprio secondo i pentiti sarebbe emerso che “l’omicidio fu commesso nel contesto mafioso territoriale, in quanto Diego Passafiume era ritenuto un imprenditore ‘scomodo’, che faceva troppa concorrenza alle dinamiche mafiose”.

Filippo Sciara – destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere – è indagato per l’ipotesi di reato di omicidio premeditato, con l’aggravante di aver agevolato l’attività dell’associazione mafiosa denominata Cosa Nostra.“

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