Il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, ospite e relatore al convegno organizzato dal presidio di Libera “Vincenzo Mulè” di Raffadali, assieme alle associazioni “Tecnopolis”, “Amici del giudice Rosario Angelo Livatino” e all’omonimo ufficio di Postulazione, è rimasto deluso della scarsa partecipazione dei cittadini. Una quarantina infatti le persone presenti in sala, in un territorio che ha visto la barbara uccisione di due giudici antimafia, Livatino e Saetta. Il convegno si è svolto a Canicattì, in provincia di Agrigento.
“E’ preoccupante l’assenza dei cittadini a un incontro come quello di oggi pomeriggio in cui si parla di legalità, giustizia e lotta alla mafia in un territorio in cui sono stati uccisi due magistrati di Canicattì ed è forte la presenza della mafia e della criminalità. Per questo su Canicattì ci sarà un’attenzione particolare del mio ufficio”. Lo ha detto De Raho che ha aggiunto: “Vedere una platea composta da una quarantina di persone tra cittadini, amministratori locali e forze dell’ordine è preoccupante; non c’è la città ma peggio non c’è il tessuto sociale, culturale e le agenzie educative. Mi scoraggia e mi riporta indietro di 15 anni ai tempi di Casal di Principe”.
Tiziana Sferruggia