giovedì, Aprile 18, 2024
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Serie D: Messina – Marsala 3-2

Nel teatro del “San Filippo – Franco Scoglio” di Messina, gli azzurri di mister Ignazio Chianetta (ieri squalificato, in panchina è andato a sedere il suo Collaboratore Tecnico mister Vincenzo Giannusa) non hanno racimolato punti utili per il campionato, visto il 3-2 conclusivo con il quale ha vinto la gara l’ACR Messina di mister Pietro Infantino, ma sicuramente non ha demeritato, incantando per larghi tratti della gara i 2500 tifosi presenti (su 40.000 posti a sedere del più capiente stadio siciliano), e soprattutto i 30 marsalesi nel settore ospiti, veri eroi di giornata. Il Marsala resta a quota tre punti in classifica dopo tre giornate del campionato di Serie D Girone I 2018-2019, domenica prossima arriverà al “Nino Lombardo Angotta” la quotata Sancataldese di mister Giuseppe Mascara, già superata a domicilio (ai tiri di rigore) dagli azzurri nel debutto stagionale (Turno Preliminare di Coppa Italia di Serie D 2018-2019).

LA CRONACA:

Mister Pietro Infantino già il secondo tecnico del travagliato inizio di stagione dei biancoscudati, cambia molto rispetto alle prime deludenti partite di campionato in casa con il Bari (0-3) e in trasferta con l’Igea Virtus (3-0), rilanciando la sua corazzata con un 4-3-3 con in cabina di regia Genevier (ex Olympique Lione in Ligue 1 ed ex Perugia e Siena in Serie A) e il tridente formato da Cocimano, Arcidiacono e capitan Gambino a sorpresa preferito a Petrilli; gli ospiti lilibetani rispondono a specchio con due cambi rispetto al precedente turno di campionato (2-0 sul Roccella): Fragapane sostituisce al centro della difesa lo squalificato Maraucci e Tripoli rilanciato all’ala al posto di Parisi. 
Il primo tempo è da film. Al 12′ passano in vantaggio gli azzurri: Tripoli ubriaca il diretto marcatore e crossa in mezzo, la difesa peloritana allontana e il solito capitan Sekkoum (quarto gol stagionale, secondo in campionato con nessun rigore realizzato all’attivo) calcia di prima intenzione, trovando una deviazione magica con il pallone che passa fra le gambe di un non esente da colpe Federico Meo, portiere classe 2000 che come vedremo avrà tempo e modo per riscattarsi. Lo 0-1 trasforma lo Stadio in una bolgia di contestazione, e dopo due partite e un quarto di nulla, il fortissimo ACR Messina reagisce. Al 16′ i padroni di casa manovrano perfettamente sulla catena di destra, Giardina buca la chiusura su Arcidiacono che ringrazia e trafigge in diagonale Giappone per l’1-1. Il pareggio affossa il morale degli azzurri e galvanizza quello dei biancoscudati che al 20′ sfruttano un pallone perso ingenuamente nella propria area di rigore da Giuffrida, ma il tiro a giro di Biondi finisce a lato. Un minuto dopo avviene la prima decisione arbitrale cruciale per le sorti dell’incontro: Russo colpisce con un calcio all’addome Sekkoum a gioco fermo, e mentre il “San Filippo” inveisce con il proprio numero 3 per la sciocchezza commessa, il signor Centi di Viterbo ammonisce sia lui che Sekkoum. Il Marsala prova a scuotersi sempre con il suo capitano che al 29′ legge il taglio di Balistreri che porta via mezza difesa lasciando spazio a Prezzabile, ma il tiro della mezzala sinistra azzurra vede la buona risposta di Meo. Al 33′ arriva la seconda topica dello retroguardia azzurra: Giardina spizza di testa un pallone all’indietro rimettendo in gioco Arcidiacono, Giappone è bravo a neutralizzare un primo tiro in porta, Fragapane si immola sulla linea per il secondo ma il terzo tiro, il diagonale di Cocimano, è quello buono per mettere la firma messinese sul sorpasso. Palla al centro ed il Messina segna di nuovo: ancora un episodio “da VAR” con Arcidiacono che si invola da solo verso Giappone, il portiere azzurro in uscita fa carambolare il pallone probabilmente sul braccio dell’ala messinese ed infine in fondo al sacco, per il 3-1. Prima dell’intervallo, ennesimo colpo di scena: Tripoli accusa capogiri e vomito, dopo aver subito un duro scontro aereo nella prima parte della frazione (sull’1-1), il calciatore si accascia al suolo venendo portato fuori in barella fra il silenzio preoccupato e gli applausi di tutto il San Filippo: per l’esterno azzurro verrà riscontrata al Pronto Soccorso la frattura di un osso orbitale intorno alla zona dell’orecchio sinistro, ma fortunatamente nessun brutto segnale dall’immediata t.a.c. 
Nella ripresa la panchina azzurra mescola le carte: fuori Lo Nigro per Manfrè (all’esordio in campionato), con Barraco (subentrato a Tripoli) libero di giostrare alle spalle delle due punte (Manfrè e Balistreri, con Candiano sulla linea mediana e Sekkoum playmaker). La musica cambia immediatamente: al 47′ Candiano calcia a botta sicura trovando il palo interno, sulla ribattuta è Barraco ad appoggiare in rete il suo primo gol in maglia azzurra ma il signor Centi annulla per un fuorigioco dubbio. Al 49′ il gol del Marsala arriva davvero: mischia da calcio d’angolo, è Candiano l’autore dell’ultimo tocco che porta il punteggio sul 3-2. Gli azzurri continuano a premere in maniera asfissiante: Sekkoum al 75′ pennella su punizione dal limite, la palla sorvola la bandiera e non si infila sotto al “sette” grazie al prodigioso intervento del portierino Meo, a lungo contestato nelle prime uscite stagionali. Al 78′ l’ennesimo colpo di scena di questa infinita domenica di fine estate: il 2° assistente arbitrale, il signor Castioni da Novara, si infortuna a una caviglia: partita sospesa per nove minuti, coi ventidue uomini fermi in campo ad aspettare il da farsi. Si riparte, e al 78′ è ancora Meo a gelare il sangue degli azzurri: Sekkoum sfodera anche il sinistro, ma il portiere del Messina si oppone con i piedi. A quel punto gli schemi saltano ed i padroni di casa si rendono molto pericolosi per un paio di volte in contropiede, ma l’ultima ed ennesima occasione è azzurra: al 94′ è Barraco a presentarsi davanti a Meo, il tiro è preciso ed angolato sul secondo palo ma il terzo miracolo del classe 2000 mette il punto esclamativo sulla “resurrezione” del Messina e di mister Infantino e sulla illusione lilibetana, padroni del gioco per larghi tratti, che tornano però a casa a mani vuote. E’ il campionato di Serie D, benvenuti!

I TABELLINI:
ACR Messina – Marsala 3-2 (3-1 p.t.)
ACR Messina: 
Meo (’00), Dascoli (’99), Russo, Genevier, Cossentino, Porcaro, Arcidiacono, Bossa (’98), Gambino (K), Cocimano (74′ Traditi), Biondi (’99) (74′ Carini (’99) ). A disposizione: Ragone (’99), Rabbeni, Biancola (’98), Cimino (’98), Pizzo (’00), Barbera (’01), Petrilli.
Allenatore: Pietro Infantino.
Marsala: Giappone (’01), Giuffrida (’99), Giardina, Fragapane, Galfano (’99), Sekkoum (K), Lo Nigro (46′ Manfrè), Prezzabile (’98) (93′ Ciancimino (’99) ), Candiano (91′ Corsino), Balistreri, Tripoli (44′ Barraco). A disposizione: Jaber Keba, Benivegna (’00), Neri (’00), Parisi, C. Giannusa. 
Allenatore: Vincenzo Giannusa.
Arbitro ed Assistenti: Sig. Matteo Centi della Sez. A.I.A di Viterbo; Sigg. Sergiu Filip Petrica della Sez. A.I.A di Torino e Leandro Castioni della Sez. A.I.A di Novara.
Reti: 12′ Sekkoum (MA), 18′ e 35′ Arcidiacono (ME), 33′ Cocimano (ME), 49′ Candiano (MA).
Ammonizioni: Russo (ME), Arcidiacono (ME), Biondi (ME); Sekkoum (MA), Barraco (MA), Giuffrida (MA).
Espulsioni: /
Corner: 4 a 3 per l’ACR Messina.
Recuperi: 4′ p.t. e 5′ s.t.
Spettatori: 2500 circa.
Note: al 78′ il gioco è stato interrotto per 9 minuti circa per infortunio del 2° Assistente Arbitrale.

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