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La Compagnia Teatrale “Sipario” compie 15 anni: successi e progetti per il futuro

Quindici anni di successi non sono pochi. Sono un tempo sufficiente per intraprendere e consolidare un percorso fatto di spettacoli, di esperienza, di contatto con il pubblico che ricambia con affetto affollando i teatri.

Ci vuole arte e anche passione perchè calcare le scene, il legno più o meno grezzo dei teatri, non è cosa da poco. E allora ecco il sacrificio e la dedizione, la voglia di continuare, di non arrendersi mai, di imparare, mettere in scena, recitare e poi ricominciare, ogni volta.

Essere attori è questo. Diventare ogni volta qualcuno di diverso e prendere ogni volta da ogni personaggio “qualcosa”, arricchirsi, vivere dieci cento mille vite, restando (forse) sè stessi ed emozionare emozionandosi.

La Compagnia teatrale marsalese “Sipario” diretta dall’attore e regista Vito Scarpitta, è nata nel 2003, fortemente voluta da un gruppo di artisti che vantavano un importante bagaglio di esperienze ventennali fatto con un’altra storica compagnia. A quell’epoca sembrò una tappa quasi obbligatoria. Tutto quello che fino a quel momento avevano imparato era un tesoro fatto di idee e di esperienze da sfruttare e da mettere in circolo per nuovi stimoli artistici.

In effetti si rivelerà l’incipit di qualcosa di nuovo ed entusiasmante. La “Sipario” inizia così la sua avventura portando nelle piazze alcuni spettacoli in vernacolo della vecchia compagnia e contemporaneamente intraprende un percorso artistico proprio, inedito. E’ quindi la volta di nuove produzioni in cui si innestano ed attecchiscono elementi legati a suggestioni da favola coadiuvati da scenografie particolari, di sovrastrutture più sofisticate con l’utilizzo di illuminazioni a led e costumi più ricchi.

Vanta un cast stellare composto da 50 elementi. Due costumiste, fra cui la responsabile Angela Scarpitta, due direttori musicali, la soprano Eugenia Sciacca e il maestro Michele Pellegrino, una coreografa, Katia Civello,un corpo di ballo,cinque macchinisti e due scenografi  diretti da Eleonora Giacalone, una fotografa, Alba Zerilli,un aiuto regia, Vito Oliva, un direttore artistico, l’attrice Enza Giacalone e naturalmente l’immancabile service audio luci “Primafila”diretto da Giammarco Scarpitta coadiuvato da otto tecnici. Il tutto sempre sotto l’attenta egida del regista marsalese Vito Scarpitta, prerogativa indispensabile per realizzare spettacoli coinvolgenti che piacciono al pubblico di ogni età. La Sipario spazia dal musical al teatro popolare fino a coinvolgere il pubblico dei più piccoli proponendo loro le fiabe più famose come Cappuccetto Rosso, Cenerentola, gli Aristogatti,Frozen, la Sirenetta e Natale Storia d’amore.

Famose anche le parodie dei temi letterari più famosi, gli spettacoli prodotti in vernacolo fra i quali, partendo da “Renzino e Lucetta” del 2005 fino ad arrivare al più recente “Ti cantu un cuntu” di quest’anno, passando per “Fame d’Artisti”del 2006,”Romeo e Giulietta”del 2007, “Compare…Scompare” del 2009 tratto da una novella di Giovanni Boccaccio, “Promessi Depressi”del 2010, sequel di Renzino e Lucetta alias i Promessi Sposi di manzoniana memoria, “Torna Ulisse” del 2012, “il ritorno di don Rodriguez”del 2014, “Don Chisciotte a modo mio” del 2015. Personaggi del Mito sempre attuali, temi ricorrenti e di cui però non ci si stanca mai, questa la ricetta vincente e premiata che se “rivisita”Ulisse lo fa con uno stile inconfondibile. Corsi e ricorsi della Storia sempre di moda, sempre attuali se si parla dell’eroe greco che vaga peregrino per il Mediterraneo, furbo come solo lui sa essere, Odisseus, cioè Nessuno, ovvero l’Ulisse mai domo, vendicativo e giusto. Ulisse l’avventuriero se torna a Itaca, sogna comunque di ripartire, di andare per mare in tutta libertà. E’ l’Eroe di cui abbiamo sempre sentito parlare noto quanto i più nostrani Renzo e Lucia, i milanesi, gli osteggiati promessi sposi che riescono a coronare il loro sogno d’amore sfidando l’Innominato, don Rodrigo, i bravi e quell’ignavo di don Abbondio. Ma tutto è bene quel che finisce bene e Vito Scarpitta con la Sipario mette in scena una storia completamente inventata, un immaginario seguito dei manzoniani Promessi Sposi che, alcuni anni dopo il loro matrimonio, sono alle prese con i più realistici e scottanti temi dell’attualità ovvero la disoccupazione, la crisi economica e una comprensibile crisi di coppia a cui far fronte. Il risultato è  un musical divertentissimo con numerosi colpi di scena, con 24 attori tutti in abiti d’epoca che alternano canzoni e recitazione ed una inevitabile standing ovation da parte del pubblico marsalese che ha chiesto a gran voce la replica dello spettacolo.

Instancabili come sempre, i componenti della Compagnia Sipario si sono cimentati anche negli spettacoli di forte impatto sociale, dimensione mai disdegnata da Vito Scarpitta che anzi, di questo, ne ha fatto negli anni, un vero e proprio filo conduttore di tutta la sua produzione artistica. Di grande effetto emotivo sono stati i musical “Forza Venite Gente” del 2008, “Natale a Betlemme”del 2012, “San Francesco” del 2013,” Natalem Storia d’Amore” del 2014, “Una luce nella notte” del 2015,”Una Madre di Nome Teresa”,con la splendida voce della protagonista Fatima Parrinello, del 2016 e “Jesus” del 2017. Particolare nota reclamano i musical a tema religioso e ambientati in un particolare periodo dell’anno molto sentito dalla nostra società , il Natale, magico e pieno di speranze. “Natale a Betlhem” rievoca quel “primo” Natale, la Natività di Gesù che nasce nella umile, scarna mangiatoia. Attraverso la storia di Tamar e Caleb, una coppia di benestanti di Cafarnao giunti a Betlehem, come tanti altri, per un censimento, viene revocato quel famoso 25 dicembre in cui i due “ricchi”incontrano il giovane astrologo Gabriel e l’avido Amos, il padrone della locanda che rifiuterà di ospitare una donna galilea prossima a partorire, il tutto sullo sfondo di una piccola città che è terra di passaggio, popolata da stranieri – commercianti, immigrati e invasori – con le loro diverse lingue, i diversi colori della pelle e con tutti i problemi di intolleranza legati a una società multiculturale. Dopo duemila anni non è cambiato nulla, assistiamo semmai alla coazione a ripetere degli stessi temi ricorrenti, l’immigrazione, la sperequazione sociale, la presunta differenza a cui alcuni si aggrappano.

La Fede è un altro tassello importante degli spettacoli della Compagnia Sipario. Una donna importante e di meritata fama internazionale come Madre Teresa di Calcutta non poteva mancare nel palmares della Compagnia. Una piccola grande donna, minuta quanto caparbia, forte quanto gracile è la protagonista del musical “Una Madre di Nome Teresa”. Nel musical si alternano momenti di grande emotività ad altri più divertenti ma la preghiera, il lavoro, la dedizione, l’abnegazione, il sacrificio, l’amore per l’Umanità tutta e specie per i poveri i diseredati e gli afflitti ricorrono e si rincorrono per tutta la durata dello spettacolo.

La storia prende le mosse dal momento in cui Madre Teresa abbandona la congregazione a Loreto e va a Calcutta. Lì ha inizio la sua “Missione”, l’indimenticabile prova d’amore verso i lebbrosi, i poveri dell’India a cui Madre Teresa tende la mano. Un messaggio cristiano che non ha bisogno di parole e che è da esempio per tutti. Proclamata santa da papa Francesco il 4 Settembre 2016, la già beata Madre Teresa, è la protagonista di questo musical che ha appassionato il pubblico di Marsala, Alcamo, Partanna, Trapani, Caltanissetta e Castellammare del Golfo, Partinico, Cinisi, Regalbuto, Enna, Mistretta, Sant’Agata di Militello e Messina. 

Altro Santo così famoso da sfidare i secoli è certo Francesco d’Assisi, personaggio amato dai credenti e dai giovani che si ispirano al suo modello di vita. “Forza venite gente”è un musical che parla di speranza, di fede, di natura, di cristianità evangelica. Vito Scarpitta che interpreta il padre di Francesco, il borghese Pietro Bernardone, è un esempio senza tempo di padre incapace di comprendere il figlio “scapestrato” che fa una scelta di vita in antitesi al suo modo di intendere la vita, la bella vita a cui pareva destinato il figlio che invece rinuncia ai beni materiali e abbraccia la sua croce. Dialogo con il passato e attenzione per il presente, Scarpitta non si fa mancare nulla. Ottimo osservatore della realtà e del passato,non tralascia uno dei più grandi drammaturghi del nostro tempo, lo scrittore siciliano che più degli altri ha saputo rappresentare l’inconscio, il vero più del vero, l’inconfessabile verità che spaventa per la sua dirompente rivelazione dell’IO. Luigi Pirandello, vivo, vero, autentico, non manca nel repertorio artistico della “Sipario”. “Pensaci Giacomino”, un lavoro rappresentato in Liguria durante la prima uscita a Garlenda in occasione del Meeting Internazionale Fiat 500. Testate giornalistiche importanti come il Giornale di Sicilia e la Stampa ne hanno scritto in termini entusiastici apprezzando uno spettacolo “in lingua” e reso ancora più intenso dai sottofondi musicali suonati dal vivo al pianoforte dal maestro Michele Pellegrino. Dello stesso Pirandello, la Sipario ha portato in scena “la Patente”, “la Morsa” “l’uomo dal fiore in bocca” “il berretto a sonagli” intramontabili pezzi di teatro che sebbene notissimi, non smettono mai di incantare il pubblico. Immancabile anche il grande Edoardo de Filippo e il suo “autentico” teatro. Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri nella vita recitano male. Questa una delle massime più conosciute che lo stesso de Filippo usava per descrivere il “suo” metodo, un’irriverente a tratti nostalgico modus operandi che ha fatto scuola.

Sessanta repliche all’attivo vanta la fortunatissima commedia “Sia fatta la volontà di Dio” tratta dalla piece teatrale scritta nei primi anni del Novecento da Giuseppe Macrì, dal titolo originale “Fiat Voluntas Dei”. Si tratta di una esilarante commedia il cui protagonista è un sacerdote costretto ad occuparsi delle umane vicende di tutti i paesani suo malgrado.

La vicenda è ambientata in un piccolo centro dell’entroterra siciliano dove le vicende amorose di due giovani, Paolo ed Anna tengono banco. Amore ostacolato da un padre geloso e da una cugina invidiosa, avrà il suo lieto ed atteso lieto fine. Il dinamismo della vicenda si deve anche alla trasformazione e adattabilità che lo stesso Scarpitta ha saputo compiere, snellendo di fatto l’opera del Macrì che ci ha guadagnato nella trasposizione teatrale.

Tanti sono i progetti all’orizzonte che impegnano il futuro della Compagnia, tanti spettacoli da mettere in scena con la solita verve. Valorizzare il dialetto e i prodotti tipici locali senza tralasciare la beneficenza e i temi del sociale questi gli impegni della Sipario che ha prodotto 11 rassegne teatrali ed è già in allestimento la dodicesima intitolata”Lo Stagnone…scene di uno spettacolo”. Il magico luogo di questo angolo di paradiso che è lo Stagnone appunto è il genius loci che anima e fa da filo conduttore coniugando perfettamente l’arte alla bellezza del paesaggio, binomio imprescindibile per promuovere il territorio e la cultura. La rassegna si propone anche di sensibilizzare l’opinione pubblica sul degrado di un’area dove aveva sede il 35° Gruppo radar dell’Aeronautica Militare che si trova in una zona vicina al mare con vista sulle isole Egadi. Risate, simpatia, empatia, solidarietà, beneficenza e anche ambiente. La Sipario è a tutto tondo una compagnia che non lascia indietro nessuno. E se non manca niente, come dimenticare i personaggi più amati e noti al grande pubblico che hanno costellato il cartellone teatrale della Sipario? La carrellata di celebrità è presto detta a partire dal nostrano Enrico Guarneri, passando per Patrizia Pellegrino, Sasa’ Salvaggio, Anita Venturi, Manlio Dovì, Leo Gullotta, Gabriele Cirilli, Lello Arena, Matilde Brandi, Gianluca Fubelli, Gianluca Impastato, Valentina Persia, I ditelo voi, Antonello Costa, Marisa Laurito, Gianfranco D’angelo, Barbara Bouchet fino a Corinne Clery non sono che alcuni nomi dei tanti famosi ed apprezzati personaggi che hanno calcato le scene dei teatri marsalesi fortemente voluti da Vito Scarpitta il deus ex machina di tutta l’organizzazione.

La Sipario oltre ad aprire  ormai da anni la rassegna baby al teatro ABC di Catania, è presente in diverse province della Sicilia con i suoi spettacoli. Quindici anni sono tanti e non sono che l’inizio di un futuro fatto di impegno e di amore per il mestiere di attore, una missione che sfida il tempo. Le soddisfazioni non finiscono qui. Il regista Vito Scarpitta ha recitato anche per una fiction che andrà in onda su Rai Uno accanto ad un altro attore siciliano molto amato dal pubblico, Andrea Tidona. L’appuntamento è, oltre che in tv, sopratutto a teatro, dove, a partire dal 4 dicembre, con lo spettacolo “Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show” inizia una nuova ed entusiasmante stagione al Teatro impero di Marsala.

Tiziana Sferruggia

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