sabato, Aprile 20, 2024
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“Non c’è più tempo: la fusione fra Birgi e Palermo non può più essere rimandata”: intervista al sindaco di Trapani Giacomo Tranchida

“Pagoto deve darsi una mossa: se non vuole più essere presidente del Distretto turistico, lo dica

Sindaco di Trapani da poco più di 4 mesi, Giacomo Tranchida, politico di lungo corso e con un curriculum di tutto rispetto, ha le idee ben chiare per quanto riguarda i problemi che attanagliano la città di cui è primo cittadino e conosce bene  anche i limiti e le potenzialità della provincia, ultimamente e più che mai rallentata economicamente anche dalla situazione in cui versa l’aeroporto di Birgi.

Un territorio dalle grandi possibilità, tutte “in fieri” come si suol dire, un grande spreco di bellezza architettonica, paesaggistica e culturale che potrebbe essere il vero volano di un’economia che invece arranca. A cominciare dall‘aeroporto di Birgi  che sembrava l’artefice di un “decollo”senza precedenti per la nostra provincia e che invece adesso è praticamente “deserto e disertato” e sembra che tutto remi contro ogni tentativo di sviluppo serio e ben strutturato. Lo abbiamo intervistato in merito al “caso Birgi” così come ieri è avvenuto con il presidente Airgest, Paolo Angius. (leggi qui) 

Sindaco Tranchida, il bando per partecipare all’ assegnazione dei lotti e a cui hanno partecipato Alitalia, Blueair ed Eurowings è scaduto il 10 ottobre e pare che le buste si apriranno a fine mese. Si tratta di un notevole ritardo che ha sedato ogni ben legittima speranza di rivalsa

“Guardi, per quanto mi riguarda, non mi preoccupano i tempi delle procedure burocratiche. Ho esperienza e in certo senso ci sono abituato. Mi preoccupa semmai l’intera vicenda “Birgi”. Il cosiddetto frazionamento di tanti lotti e di tante tratte così come formulato nel bando  non so ancora se  possa essere stato la causa che abbia fatto desistere le compagnie aeree le quali invece, se allettate, avrebbero potuto scommettere e investire sul nostro aeroporto. 

Adesso, alla luce di quanto sta accadendo, lei, oltre che da rappresentante delle istituzioni, cosa si augura?

“Mi auguro che il governo della regione decida davvero e in tempi brevi se è davvero intenzionata a concludere “l’operazione Palermo-Birgi”e acceleri altrimenti rimane soltanto una dichiarazione di principio. Il presidente Musumeci si è detto d’accordo alla fusione dei due aeroporti così come Leoluca Orlando, e lo stesso dicasi per noi rappresentati degli Enti locali ma alla fine, quello che davvero può decidere, è il presidente della regione che deve sedersi a tu per tu col sindaco di Palermo. Il resto è filosofia. Non c’è più tempo”.

Secondo lei, sindaco, cosa è urgente fare adesso?

“Ho polemizzato con il mio collega sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto

Giuseppe Pagoto

che rappresenta tra l’altro il Distretto Turistico. Ho l’impressione che i Comuni siano in ritardo, a cominciare dal mio che presiedo da giugno,  per quanto riguarda la promozione territoriale. Approfitto di questa intervista per invitare il sindaco Pagoto e gli altri sindaci della provincia a darsi una mossa dato che i cittadini e gli operatori turistici, il conto, poi, lo presentano a noi. Invito Pagoto a rompere gli indugi. E’ da più di un mese che deve convocare una riunione con tutti i sindaci e ancora non l’ha fatto. Se non ha più voglia di fare il presidente del distretto turistico che faccia un passo indietro e si prendano così altri provvedimenti”

Lei è favorevole al comarketing?

“Guardi, io credo che il più delle volte il destino dipenda da noi. Io sono per il fare. La logica di un destino inesorabile  e indipendente dalla nostra volontà,  o che addirittura siano gli altri a scriverlo per noi, non mi appartiene. La realtà è che alcuni Comuni hanno dei soldi a disposizione e sarebbero ben disposti a fare una promozione di marketing territoriale ma se non si decide in tempi brevi che cosa occorre farne di queste cifre, il rischio è che si perdano in mille rivoli o che finiscano per finanziare altre “emergenze” e che vengano distolte dal cosiddetto comarketing. Trapani non corre da sola. Io ho detto più volte che sono pronto a metterci oltre che la faccia, i soldi. Ad agosto già lo avevo annunciato, in antitesi con quanto stabilito dal commissario Messineo. Se il Distretto vuole fare da coordinatore fra i vari comuni è questo il momento di agire. Convochi i sindaci e si decida il da farsi. Io ho detto e lo ripeto: ho 367 mila euro pronti per il comarketing e se non li impegno entro il 31 dicembre, andranno perduti perchè devo avere il creditore certo. E’ questo il  periodo giusto. Entro novembre i Comuni fanno le variazioni di bilancio.  Io dico, non aspettiamo l’apertura delle buste, non aspettiamo l’assegnazione di queste benedette tratte ma agiamo. Attualmente “pestiamo l’acqua nel mortaio”.

I due aeroporti distano 100 km. Come si potrebbero “accorciare” le distanze una volta fatta la fusione?

“Dobbiamo intestarci l’iniziativa politica che esula dalle tratte. Sto parlando di far sbloccare i collegamenti fra i due aeroporti. Non c’è il treno? Palermo e Birgi possono essere collegate dagli autobus e questa iniziativa

politica deve essere caldeggiate da noi , ovvero dalle città della provincia di Trapani. Se non lo facciamo noi, chi lo deve fare? Sono argomenti trattati all’inizio di settembre. Il tempo dell’attesa è finito. Ho fatto le mie brave processioni, le mie spole fra palermo e trapani. Ho incontrato i vertici Gesap e Orlando. Ho fatto tutto quanto era necessario. Adesso la palla passa a Musumeci e al sindaco del capoluogo siciliano.

Tiziana Sferruggia



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