venerdì, Marzo 29, 2024
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Castelvetrano: rubano auto munita di “GSP” e vengono arrestati a Mazara: una donna coinvolta

Lo scorso fine settimana i militari della Compagnia Carabinieri di Castelvetrano hanno effettuato tre arresti, due dei quali nei confronti di una coppia di giovani  che avevano da poco commesso un furto di autovettura.

Il pomeriggio di venerdì 2 novembre i militari della dipendente Aliquota Radiomobile hanno arrestato  Daniele  Sabani

 e CAMPANELLA Maria Aurora, rispettivamente di 24 e 20 anni, castelvetranesi e già noti alle forze dell’ordine.

I due, nella tarda mattinata precedente, avevano rubato in via Marsala una FIAT Uno, regolarmente lasciata in sosta dal proprietario. Quest’ultimo, nel formalizzare la denuncia di furto, ha precisato che il veicolo era munito di apparato “GSP.

La Fiat Uno è stata dunque immediatamente localizzata a Mazara del Vallo, con direzione di marcia Campobello di Mazara e poi Castelvetrano, dove è stata bloccata – dopo un breve inseguimento – in via Garibaldi.

I carabinieri  dopo aver effettuato la perquisizione veicolare e quella personale dei suddetti, hanno rinvenuto addosso a SABANI un coltello a serramanico e una chiave per accensione di automobile, che sono stati sottoposti a sequestro. La macchina è stata restituita al legittimo proprietario.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito e su disposizione della competente Procura di Marsala, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa di rito direttissimo che si è celebrato nella mattinata di sabato e in occasione del quale è stata disposta a loro carico la misura cautelare degli arresti domiciliari con “braccialetto elettronico”.

Sempre nel pomeriggio di venerdì 2 novembre i militari della Stazione di Poggioreale, diretti dal Maresciallo Giovanni Ferraro, hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo a carico di BELTRAME Dino,

Beltrame

37enne poggiorealese, disoccupato e ben noto agli uffici giudiziari. Quest’ultimo dovrà scontare in regime di detenzione domiciliare una pena di 8 mesi e 22 giorni di reclusione, per aver commesso nell’ottobre 2016 violenza e minaccia a pubblici ufficiali e aver violato le prescrizioni della misura preventiva della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

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