venerdì, Marzo 29, 2024
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Proiezione del cortometraggio “Il stupro”: per guardare la violenza da un’altra prospettiva

Messina – Lunedì 12 novembre alle 18.30 l’Auditorium Fasola di Via San Filippo Bianchi ospiterà la proiezione del cortometraggio “Il stupro”.

Il lavoro, che nasce sul soggetto del fotoreporter Dino Sturiale, si inserisce nel progetto nato con lo scopo di dare un volto, una voce e soprattutto una storia al personaggio maschile artefice dello stupro, colmando una lacuna  importante: l’assenza del genere in letteratura cinematografica, come in quella televisiva (fatta eccezione di una breve intervista di Enzo Biagi, 1978 e delle riprese all’interno dell’Aula di Tribunale durante il famoso “processo per stupro”, 1978), tantomeno in letteratura giudiziaria o letterari

Nel corso della serata, interverranno, oltre a Dino Sturiale, anche Simonetta Pisano che affronterà la tematica dello spettacolo come elemento di comunicazione sociale,  Concetta Restuccia parlerà di stalking, violenza e modalità di aiuto e Maria Andaloro che, infine, si soffermerà sulla violenza di genere raccontata ai giovani. 

“La voce dell’uomo stupratore è quasi sempre ignorata, a conferma del fatto che questo abuso è visto perpetuamente come un problema al femminile” spiega Dino Sturiale, da sempre profondamente coinvolto dalla tematica della violenza sulle fasce deboli, che aggiunge: “Ho seguito per anni udienze per stupro, come quelle scaturite dalle denunce di Anna Maria Scarfò, visionato centinaia di ore di registrazioni televisive, letto quanto pubblicato in merito da maestri giornalisti. Tutto questo non colmava il vuoto narrativo, anzi il più delle volte nemmeno lo affrontava. Processi in cui gli uomini non proferivano parola, interviste in cui la donna emergeva come colpevole. Ecco, quindi, l’esigenza imprescindibile di raccontare “Il stupro”, cioè dare la voce al maschio; per comprenderne i meccanismi, l’evoluzione, i fatti”. 

Il corto racconta la storia di uno stupro, la sua fenomenologia, dalla genesi al compimento. La particolarità sta nella voce narrante: l’uomo artefice del crimine, a molti anni dall’accaduto.

L’uomo in oggetto è quello che comunemente si indica come “felicemente sposato”. Vive con una moglie e una figlia 13enne: una famiglia piccolo borghese. Lui impiegato, senza particolari ambizioni, dedito alla famiglia. La sua quotidianità, fatta di rimembranze che si concretizzano in abitudini e tic nervosi, verrà sconvolta da un incontro casuale. Un incontro che gli farà ripercorrere, tra riferimenti al mito e intromissioni artistiche, la fenomenologia di un passato che non potrà mai seppellire.

Il Stupro. 

Regia: Placido Sturiale – Simonetta Pisano 

Soggetto di  Dino Sturiale   

Consulenze: Dott. Sonia Bucolo, criminologa. Dott. Donatella Lisciotto, psicoanalista. Dott. Pippo Rao, psichiatra, criminologo. 

Sceneggiatura: Tonino Cafeo 

Adattamento cinematografico: Dino Sturiale      

Personaggi e interpreti:

Antonio Lo Presti, Simonetta Pisano

Sarino Morabito

Annamaria Cannatelli  

Chiara Trombetta

Giuliana Scillìa

Gabriella La Fauci

Sabrina Samperi  

Coreografie: Giorgia Di Giovanni

Prima ballerina: Giorgia di Giovanni

Ballerine: Chiara Irrera, Chiara Costa, Rebecca Pianese

Musiche originali: Conservatorio Corelli, Messina 

Direttore della Fotografia:  Nunzio Di Dio

Realizzazione storyboard:  Lilly Briguglio

Operatore di ripresa: Peppe Lotta

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