sabato, Aprile 20, 2024
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Ars, il M5S abbandona l’Aula per focalizzare l’attenzione sulle questioni relative al rendiconto

“Non possiamo assistere ad un comportamento vergognoso da parte di un governo che non ha il minimo rispetto per l’operato della magistratura contabile, evidenziato dai fatti assolutamente unici accaduti negli ultimi giorni. Ora l’esecutivo dice di aver risolto il problema verbalmente con la Corte dei Conti, comunicando che non ha intenzione di inoltrare il disegno di legge alla magistratura contabile”.


Questo il commento dei deputati del Movimento 5 Stelle, dopo aver ascoltato l’assessore Armao in commissione Bilancio. Il vicepresidente della Regione ha infatti comunicato che non ci sono documenti che comprovino che il nuovo disegno di legge sia apprezzato positivamente dalla Corte dei Conti, ha parlato di un colloquio verbale e ha comunque escluso che il nuovo testo sarà trasmesso alla magistratura contabile”.
“Anche se la legge non lo impone – continuano i parlamentari – non trasmettere il documento alla Corte dei Conti suona come un guanto di sfida ad una Istituzione dello Stato, cosa che per noi è inaccettabile. Se la proposta venisse approvata dal Parlamento e poi impugnata, i danni per la nostra Regione sarebbero incalcolabili e, a quel punto, probabilmente irrimediabili.
“Alla nostra richiesta di prendere tempo fino a domani – proseguono – per poter studiare i nuovi documenti e poterli confrontare con quelle che erano le prescrizioni in fase di parifica, ci è stato risposto che ci concedevano 30 minuti, tempo assolutamente insufficiente per poter lavorare al meglio e poter valutare eventuali emendamenti. La maggioranza richiama le opposizioni alla responsabilità, ma non è disposta a essere responsabile di fronte a richieste più che legittime, sfruttando, come sempre è avvenuto, la fretta per non far capire nulla soprattutto ai siciliani”.
“Il movimento 5 stelle – concludono – non è disposto a prendere parte ad una farsa tragica, degna della peggiore politica, il tutto condito da una incapacità amministrativa senza precedenti. Infatti , l’aver ritirato il disegno di legge oggetto della contestazione della Corte dei Conti per riproporre il vecchio documento, altro non è che un’ammissione di colpa di chi, colto in flagrante, non sa più cosa inventarsi”.

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