venerdì, Aprile 19, 2024
HomeEconomiaVinitaly, tappa a Mosca e San Pietroburgo con 43 cantine italiane

Vinitaly, tappa a Mosca e San Pietroburgo con 43 cantine italiane

Per Vinitaly doppio appuntamento in Russia, a Mosca e San Pietroburgo. La più importante manifestazione al mondo dedicata a vino e distillati, accompagna 43 cantine italiane in un mercato che rappresenta il settimo consumatore a livello globale (3,9 miliardi di euro in valore nel 2017), con una spesa enologica raddoppiata in dieci anni. La missione commerciale organizzata da Verona fiere, con il supporto di ICE-Agenzia e dell’Ambasciata italiana, si è svolta a Mosca. All’hotel Lotte, lo scorso 19 novembre 2018, si è svolta una giornata di degustazioni e incontri b2b con 18 importatori russi e distributori locali selezionati. In calendario anche i seminari della Vinitaly International Academy per formare i buyer stranieri sulle specificità delle etichette e della biodiversità dei vitigni italiani. Con l’occasione, l’italian wine ambassador Nikolay Chashchinov ha presentato al pubblico 5 Star Wines-The Book, la guida internazionale di Vinitaly che raccoglie i migliori vini. «Secondo le analisi dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –, Mosca sarà un mercato chiave per il vino anche nei prossimi 5 anni con un tasso di crescita a valore attorno al 4,5% annuo, complice il previsto aumento del pil pro-capite e del peso dell’upper class. Grazie a 255 milioni di euro di vendite del 2017, oggi l’Italia è il principale fornitore con una quota di mercato del 29%, ma ci sono ancora ampi margini per migliorare. Per farlo servono promozione strutturata e programmi educational mirati sui nostri prodotti vitivinicoli: quello che Vinitaly fa in Russia dal 2004». Nei primi 8 mesi di quest’anno l’import vitivinicolo russo è aumentato a valore del 3,3% a fronte di +1% dell’export italiano verso la Federazione russa che ha visto un leggero rallentamento dei vini fermi (-2%),parzialmente compensato da un +7,5% degli spumanti. Lo scorso anno la Russia ha chiuso al 10° posto tra i top-importer mondiali, per un controvalore di 880 milioni di euro (+33% sul 2016). «Il plauso per i risultati fin qui raggiunti – commenta Pasquale Terracciano, ambasciatore d’Italia a Mosca, dall’inaugurazione della 15ª edizione di Vinitaly Russia – va a Verona fiere, ai produttori italiani e ai distributori russi. A tutti loro il merito di continuare a lavorare per far crescere la diffusione del nostro vino, puntando sul valore aggiunto di tradizioni e territori unici apprezzati in tutto il mondo». All’evento, presenti anche Pier Paolo Celeste, direttore dell’Ufficio ICE di Mosca e Marisa Florio, direttore della Rappresentanza a Mosca della Camera di commercio italo-russa.Dopo Mosca, il tour di Vinitaly domani fa tappa a San Pietroburgo, con un evento b2b serale che coinvolge produttori italiani e una rappresentativa commerciale russa. Protagonisti della cena di lavoro,venti differenti vini, in rappresentanza di tutte le regioni italiane. L’iniziativa è stata pensata anche per celebrare la concomitanza della Settimana della cucina italiana nel mondo (19-25 novembre).

Fonte dati: Osservatorio Vinitaly/Nomisma Wine Monitor su base dogane

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

- Advertisment -

ULTIME NEWS