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Lunedì seduta consiliare aperta sul “Porto di Marsala”

Si avvicina la data della convocazione della seduta “aperta” del Consiglio Comunale sul “Porto di Marsala”, che si terrà lunedì 17 dicembre 2018, con inizio alle ore 10.30, con il seguente ordine del giorno: Porto di Marsala: Trasogni e realtà. Che fine hanno fatto i progetti? Ancora una volta a sala delle Lapidi approda la spinosa questione dell’importantissima infrastruttura combattuta fra un progetto pubblico e uno privato, nonostante entrambi siano stati più volte dichiarati compatibili e realizzabili. Le questioni su cui amministratori comunale e soggetti interessati, dovranno dare chiarimenti sono molte e spinose. La vicenda, infatti, è principalmente caratterizzata da ritardi, attese e mancate risposte. Prima fra tutte quella che gli operatori portuali, quindi tutti i lavoratori di questo settore, hanno più volte rivolto al sindaco Di Girolamo per conoscere i motivi della mancata risposta dell’amministrazione, alle richieste da parte della commissione ministeriale che facevano seguito a tutti i pareri tecnici favorevoli al progetto, alla compatibilità con il progetto privato Myr, e che avrebbero completato l’iter burocratico, per avviare concretamente i lavori. Il passaggio ultimo conclusivo era quello di fornire, alla commissione tecnica di valutazione, anche con un incontro, le motivazioni che giustificavano l’urgenza di effettuare le opere; ma non ricevendo alcuna risposta è stato dato parere negativo alla compatibilità ambientale del progetto. Il passaggio fondamentale sta nella disertazione della convocazione a Roma del 5 maggio 2016 con la commissione ambientale del Ministero, commissione CTVIA, di cui esistono documenti ufficiali di convocazione.

Ma i punti poco chiari della vicenda, vanno oltre, toccando il percorso di trattative del progetto privato della Myr che stenta a partire nonostante le continue rassicurazione degli imprenditori chiamati in causa. Con o senza arabi, il progetto avrebbe dovuto, intanto, avviare la costruzione diga antimurale, condizione indispensabile a cui la Myr doveva provvedere, per ottenere la gestione della struttura per circa 77 anni. Una questione fra le tante di quelle che approderanno in consiglio comunale, insieme alla preoccupazione per gli operatori portuali relativi alla scadenza delle concessioni nel 2020. La modifiche al piano regolatore del porto, infatti, perla realizzazione del progetto privato, hanno collocato le attività in un’altra area della zona portuale che oggi non esiste.

Antonella Lusseri

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