L’indagine condotta dal Nucleo di Polizia economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catania e coordinata dalla Procura distrettuale del capoluogo etneo su accessi illegali nelle sedi di Catania e Messina di Riscossione Sicilia di cui abbiamo dato notizia stamattina prima della conferenza stampa, è stata denominata ‘Gancio’.
Agli arresti domiciliari sono stati posti, l’avvocato Sergio Rizzo, di 75 anni, pensionato già dirigente della Serit (oggi Riscossione Sicilia Spa), che, “seppur privo di autonoma posizione fiscale e contributiva, ha esercitato la professione legale anche presso il proprio domicilio”; suo figlio Settimo Daniele, di 40 anni, avvocato civilista e tributarista che “collaborava con il padre nelle illecite attività”; e Claudio Bizzini, di 66 anni, già dipendente di Riscossione Sicilia in pensione, anch’egli sconosciuto al Fisco per la sua attività di consulente. Disposta, inoltre, disposta la misura interdittiva della “sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio” nei confronti di tre funzionari di Riscossione Sicilia: Rosario Malizia, di 54 anni, addetto al settore contabilità versamenti e rendicontazione nella sede di Messina; Giovanni Musumeci, di 61 anni, responsabile delle procedure cautelari ed esecutive a Catania; e Matilde Giordanella, di 67 anni, addetta al settore notifiche a Catania.
fonte Ansa